Bargecchia, frazione di Massarosa-Lucca
Il campanile fu edificato nel 1885, con i massi estratti dalla Cava di marmo di San Giuliano Terme, così chiamata perché a suo tempo i marmi di quella cava servirono per i lavori in Piazza dei Miracoli a Pisa. I massi, traghettati su barche attraverso il lago di Massaciuccoli arrivarono a Bargecchia trasportati poi su carri e nella piazza del paese esperti scalpellini li lavorarono e li misero in opera
La storia delle campane di Bargecchia inizia nel lontano agosto del 1885, quando dalla fonderia Lera nei pressi del Pelagio prendono forma quattro campane da posizionare all’interno del campanile del paese. Una lieta novella, insomma, con gli abitanti del borgo che vedono scandite le ore della giornata dai loro rintocchi, che portano il loro suono per tutta la valle «di qua dal monte». Una storia, però, che felice rimarrà per ben poco: l’avvento del fascismo e l’entrata in guerra dell’esercito italiano ordinata dal Duce, hanno fra le conseguenze anche l’emissione di un decreto che ordina la requisizione di tutte le campane per trasformarle in materiale bellico, a patto che non godessero di forti valori storico-artistici. Compito di stabilire il valore delle campane di Bargecchia era del Sovrintendente di Pisa architetto Vittorio Invernizzi, che il 1 dicembre 1942 conferma(vista la relativa giovane età delle campane) l’ordine di requisizione rilasciato 20 giorni prima. Qui entra in scena don Del Fiorentino, l’allora parroco di Bargecchia, che mosso dall’amore dei cittadini per il suono armonioso di quelle campane, comincia la sua ricerca fra scritti e testimonianze che confermino quelle dicerie che volevano le campane di Bargecchia esser state fonte d’ispirazione del Maestro Giacomo Puccini nella realizzazione della sua Tosca. Trovata la partitura originale, don Giuseppe scrive nuovamente al sovrintendente per ricordargli come «l’illustre Puccini si ispirò al suono delle campane di Bargecchia per il sottofondo al duetto fra Scarpia e Tosca al termine del primo atto». Nasce da qui il valore artistico delle campane di Bargecchia, che così rientrano nell’eccezione prevista dalla legge e scampato il pericolo(con la sentenza del 10 maggio’43) possono risuonare ancora oggi per tutta la piana di Massarosa.
Il nome di don Giuseppe Del Fiorentino è ricordato ancora dalla piccola comunità della frazione collinare di Bargheggia per aver dedicato tutta la sua la sua vita ai suoi parrocchiani, una vita terminata sotto i colpi dei fucili nazisti nella strage di Filettole del 29 agosto del 1944