Mt. 907.
Unisce la Romagna (valle del Montone) con la Toscana (valle di San Godenzo).
Strada Statale 67
Nell’antichità questo tratto dell’Appennino era attraversato esclusivamente da mulattiere.
Fu solo nel 1836 che per volere del Granduca Leopoldo II fu realizzata una carrozzabile che per i tempi rappresentò una delle più ardite opere di ingegneria.
Con l’aiuto delle mine furono scavati una serie di tornanti sul fianco della montagna che permisero di raggiungere il crinale alla Colla dei Pratiglioni. Qui fu costruita una cantoniera, un albergo ed un grande muro, su progetto dell’architetto ed ingegnere fiorentino Alessandro Manetti, muro che serviva per riparare i viandanti dal forte vento presente.
Da questo muraglione deriva il nome del passo.
Una grande lapide al centro del muro ricorda l’opera:
LEOPOLDO II
ELESSE QUESTO DEPRESSO GIOGO
PER VARCARE L’APPENNINO
E CON L’ARTE DI ALESSANDRO MANETTI
VINTO OGNI IMPEDIMENTO DI NATURA
DIEDE FACILE ACCESSO ALLA ROMAGNA E ALLA TOSCANA
APRI’ AL COMMERCIO PER BREVE VIA
DAL MEDITERRANEO ALL’ADRIATICO
L’ANNO 1836
CON L’AVANZO DEL DENARO PUBBLICO FU FATTA LA SPESA
E AD ESSA LE COMUNITA’ BENEFICATE CONCORSERO
Attualmente la lapide per le condizioni di degrado avrebbe bisogno di un’opera di restauro e sulla necessità di un pronto intervento è stata informata l’amministrazione del comune di San Godenzo, il cui sindaco avrebbe dato la sua disponibilità ad intervenire.