Autore Arianna Risi Rota
Editore Il Mulino
Collana Saggi
Anno 2015
Pag. 288
Prezzo Euro 25,00
Dopo l’ingloriosa guerra del 1866 e la fallita spedizione di Garibaldi alla conquista di Roma nel 1867, per l’Italia il 1869 è un anno chiave nel difficile percorso di smobilitazione mentale del Risorgimento. Aperto dalla violenta protesta popolare contro la tassa sul macinato e dai sospetti di speculazioni finanziarie a opera di deputati, esso è marcato dalla vicenda del deputato, già combattente garibaldino, Cristiano Lobbia. Denunciatore del malaffare in Parlamento, egli subì un misterioso attentato: nel processo che ne seguì, si ritrovò paradossalmente trasformato da vittima in imputato. L’affare Lobbia è qui ricostruito come evento emblematico della crisi di un paese ancora alla faticosa ricerca di una sua normalità e ormai lontano dalle idealità risorgimentali che lo avevano costituito.
Arianna Arisi Rota insegna Storia dell’Italia contemporanea: l’Ottocento e History of Diplomacy nel Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Pavia. Tra le sue pubblicazioni: «La diplomazia del Ventennio. Storia di una politica estera» (Xenia, 1990); «Il processo alla Giovine Italia in Lombardia, 1833-1835» (Angeli, 2003); «Formare alle professioni. Diplomatici e politici» (a cura di; Angeli, 2009); per il Mulino, «I piccoli cospiratori. Politica ed emozioni nei primi mazziniani» (2010).