• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale
  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

8 MARZO 2025. La preveggenza di ANNA KULISCIOFF

09/03/2025

Nel centenario della morte, al   Museo del Risorgimento di Milano documenti, lettere, giornali, opuscoli ricostruiscono l’esperienza politica della socialista, che già tra Ottocento e inizio Novecento si batte per voto e tutela del lavoro femminili

Niente installazioni multimediali o diavolerie da intelligenza artificiale. Ci sono le parole e i documenti, i giornali e i libri, le fotografie (quelle sì, riprodotte) e le lettere, oltre al celebre salotto. La mostra dedicata ad Anna Kuliscioff (1854-1925) a Milano, al Museo del Risorgimento, è potente, nella sua compattezza: una stanza che porta nel cuore del socialismo che fu, esaltando la straordinarietà della protagonista.

Organizzata dalla Fondazione Kuliscioff per il centenario della morte (avvenuta il 29 dicembre), l’esposizione trasmette la visione illuminata e la forza anticipatrice della socialista. Nelle sue battaglie, che le costarono più volte il carcere, c’era già tutto quello per cui le donne hanno lottato nei decenni successivi: il diritto di voto, la tutela e un’equa retribuzione per le lavoratrici, la sanità garantita agli strati più poveri della popolazione. Prima ancora, la libertà. Quella libertà in nome della quale la figlia Andreina – avuta dall’anarchico Andrea Costa (1851-1910) – sceglie di sposare il rampollo di una ricca famiglia borghese e di coltivare la fede cattolica: un paradosso, con due genitori rivoluzionari e atei. «Come buoni e convinti socialisti dobbiamo rispettare anche la volontà e l’individualità dei nostri figli», scrive Anna Kuliscioff a Costa, con cui la relazione si spegne dopo circa dieci anni.

L’aveva conosciuto a Zurigo, dove nel 1871 si era iscritta al Politecnico perché in Russia alle donne era interdetta l’Università. Quando un decreto dello zar che richiama le studentesse in patria la costringe a tornare, Anja Rozenstejn (questo il suo nome d’origine) probabilmente sa già che la sua strada è altrove. Nel 1877 si rifugia in Svizzera con un falso passaporto ed è una scelta definitiva: assumerà il nome Kuliscioff, mentre la sua coscienza politica si definisce progressivamente e si esprime su vari fronti, tra l’Italia e Parigi. I tredici mesi di carcere, dopo l’accusa di cospirazione nel ’78 a Firenze, ne minano la salute (si ammalerà di tubercolosi ossea) ma rafforzano le sue idee. Scrive le Corrispondenze dalla Russia sull’Avanti! e, quando nell’81 nasce Andreina, sente stretta la vita che le si prospetta a Imola, dove si era stabilita con Costa, cresciuto lì. Guidata dal proprio spirito ribelle e indipendente, si trasferisce con la bambina a Berna per studiare Medicina.

In una delle teche della mostra sono esposti i documenti che registrano i falliti tentativi di rientro nelle Università italiane, a Padova o a Pavia: per una con un tale “curriculum” politico, non era facile. Le apre le porte la Federico II di Napoli, nel 1884, ed è lì che conosce Filippo Turati. Archiviato definitivamente il capitolo con Costa, è l’ora di un sodalizio sentimentale e intellettuale, accompagnato da un prezioso Carteggio (pubblicato da Einaudi), nel quale Anna Kuliscioff preserva con fierezza la propria autonomia. Comincia nel 1887 una nuova vita a Milano, dove può esercitare la professione di medica (sì, al femminile, come ama dire) e mettere a frutto la specializzazione in ginecologia. Parallelamente scrive, traduce articoli, incontra militanti. Il monopolio del maschio (1890), riproposto recentemente nella raccolta, Non sono la signora di nessuno (Fuoriscena, pagg. 208, € 17) introdotta da Fiorenza Taricone, è un compendio sulla disparità di genere con temi e argomentazioni che ricorrono ancora oggi; l’attenzione all’indipendenza economica della donna – e quindi al lavoro – la porterà a fondare e dirigere «La difesa delle lavoratrici» (1912… oggi sarebbe un giornale alquanto letto). C’è lei dietro i provvedimenti voluti dal Partito dei Lavoratori italiani che aveva contribuito a fondare nel 1892 a Genova (poi divenuto Psi), come la legge sulla tutela del lavoro minorile e femminile. Il suo piglio e la sua personalità emergono in quella che è la madre di tutte le battaglie, il diritto di voto, quando sulle pagine di «Critica sociale» non esita a scontrarsi con Turati che vi si oppone perché, a suo dire, i tempi non sono maturi.

Indebolita dalla malattia, con i furori di una guerra che ritiene «inevitabile» e impotente spettatrice davanti all’inarrestabile discesa verso la barbarie fascista, morirà nel 1925, un anno dopo Giacomo Matteotti. La mostra si chiude con le prime pagine dei giornali che danno la notizia e quelle degli anni successivi in cui viene ricordata (compreso un articolo su uno sceneggiato in cinque puntate a lei dedicato nel 1981, con Marina Malfatti). «Eternamente giovane, indescrivibile il fascino e la suggestione che esercitava. Il Suo dono più prezioso fu quello di poter capire tutto e tutti»: così la ricorda su «Quarto Stato, il 18 settembre 1926, Carlo Rosselli.

Eliana Di Caro Sole 24 ore 9 marzo 2025

Correlati

Pubblicato in: Focus
Post precedente:Per un’Europa libera e forte
Post successivo:DI SPALLE A QUESTO MONDO

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

L’Occidente è sulla via del tramonto?

Video

Convegno “La morte di Giacomo Matteotti nel clima politico della Firenze degli anni 20 del novecento”

Prossimi appuntamenti

FESTA DELL’INDIPENDENZA TOSCANA

18/04/2025

BUONA PASQUA

16/04/2025

Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera

14/03/2025

Lettere al Direttore

Anche il liberale Gobetti condivideva il giudizio di Gramsci sul Risorgimento come “rivoluzione mancata”

02/02/2025

Focus

Una vita contro

21/04/2025

Tribuna

1947: una canzone di Sergio Endrigo

09/02/2025

Luoghi

Firenze: città di pietra.

08/02/2025

Mostre

Tra le meraviglie di Foggini

11/04/2025

Rassegna stampa

Se si eleva la cultura militare a valore assoluto

10/04/2025

Pubblicazioni

Così le donne salirono in cattedra

23/03/2025

RisorgimentoFirenze.it nella tua mail

E' possibile ricevere un messaggio e-mail ad ogni nuova pubblicazione sul nostro sito.
Basta inserire il proprio indirizzo di posta elettronica nella casella sottostante. Il servizio è gratuito e può essere interrotto in ogni momento.

Unisciti a 98 altri iscritti

IL PARTITO D’AZIONE IN TOSCANA

25/03/2025

Alla tradizione mazziniana e democratica del Partito d’Azione risorgimentale s’ispirò, nel riprenderne il nome, uno dei movimenti politici dell’opposizione antifascista. Alla formazione dell’ideologia di questo …

DI SPALLE A QUESTO MONDO

13/03/2025

" Bisognerebbe che tutte le Potenze belligeranti, nella Dichiarazione di guerra, riconoscessero reciprocamente il principio di neutralità dei combattenti feriti per tutto il tempo della loro cura e che adottassero …

Per un’Europa libera e forte

01/03/2025

La libertà è come l’aria: ci si accorge quanto vale quando comincia a mancare Piero Calamandrei Sono passati già tre anni da quando la Russia di Putin ha invaso e devastato uno stato …

NEOBORBONICI, INUTILE DARE LA COLPA AD ALTRI ITALIANI

22/02/2025

LETTERE al Corriere della Sera 21febbraio 2025 Caro Aldo, ho letto la sua pseudo intervista a Roberto Andò. Lei non perde occasione per mettere in cattiva luce il Sud. Lei mitizza una impresa finanziata solo …

“M” VA A ROMA

06/02/2025

Mussolini al lavoro in via dell’Impero, oggi via dei Fori Imperiali Si intitola “Una capitale per l’Italia”, sottotitolo “Per un racconto della Roma fascista” l’ultimo saggio di Ernesto Galli della Loggia appena …

Montale, geniale dilettante

05/02/2025

Nel 1925 usciva «Ossi di Seppia», esordio poetico del premio Nobel, che diceva di sé «ho scritto sempre da povero diavolo» e che a Firenze avrebbe diretto il Vieusseux I montaliani Ossi di seppia, usciti a Torino …

La residenza sovrana di Palazzo Pitti a Firenze

04/02/2025

Quando il 3 febbraio del 1865 «il migliore de’ re», Vittorio Emanuele II varcò la soglia di Palazzo Pitti per farne la sua residenza in attesa di Roma, il «Giornale Illustrato» salutava la Reggia quale «pupilla …

Il Risorgimento non è stata una rivoluzione incompiuta

01/02/2025

“…l’Italia non è regredita, non si è impoverita, non è emarginata, non è in declino; tutto ciò è avvenuto grazie al lavoro, allo sforzo, al comportamento degli italiani nel loro complesso. Ecco perché bisogna …

GIORNATA DELLA MEMORIA. La vittima del fascismo, Enrica Calabresi, raccontata in musica, al Funaro di Pistoia

27/01/2025

Al Funaro, Centro Culturale di Pistoia, la storia di una studiosa brillante: con le leggi razziali perse il lavoro e poi fu arrestata a Firenze La storia di una scienziata ebrea, del suo brillante percorso …

30 NOVEMBRE 2024. Festa della Toscana a Massa

22/01/2025

Intervento di Valdo Spini al Consiglio Comunale di Massa Sig. Presidente del Consiglio Comunale, autorità, cittadine e cittadini. Celebriamo oggi la festa della Toscana, nel giorno il cui il 30 novembre 1786 …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi

 

Caricamento commenti...