La storia della Camera dei deputati, dall’assemblea fortemente elitaria dei primi anni dopo l’unità alla moderna assise di oggi, è raccontata a Palazzo Vecchio, nel cortile di Michelozzo e nel cortile della Dogana. Si tratta di “Rappresentare l’Italia. 150 anni di storia della Camera dei deputati”, esposizione che ha già fatto tappa a Roma e a Ravenna e che è stata visitata da oltre 20.000 persone, di cui più della metà studenti.
La mostra è aperta fino al 5 maggio. L’ingresso è libero.
“Questa mostra – ha affermato il sindaco Renzi – è pensata per i fiorentini e i turisti ma soprattutto per i ragazzi delle scuole perché vuole non solo raccontare la storia della nostra Camera ma anche suggerire una riflessione sul ruolo delle istituzioni e sulla bellezza della politica. Accogliamo volentieri questa storia qui a Palazzo Vecchio, ‘casa’ della città e del Comune”.
La mostra espone al pubblico alcuni oggetti di rilevante valore storico: gli indumenti che Giovanni Amendola indossava nel 1925 quando venne aggredito dai fascisti e che hanno ancora il suo sangue; l’originale del trono su cui sedeva il re alla Camera in occasione del discorso della Corona; il Ventaglio donato nel 1979 alla prima presidente donna della Camera, Nilde Iotti, e l’ultimo donato al presidente Gianfranco Fini; un banco dell’aula di Montecitorio con l’impianto di votazione attualmente in uso.
L’esposizione ripercorre i principali momenti della storia della Camera intrecciando i grandi problemi della democrazia rappresentativa con l’evoluzione del Paese ed offrendo attraverso audiovisivi, documenti e illustrazioni un itinerario sia tematico che cronologico dei 150 anni di storia unitaria, in cui la storia del Parlamento si accosta alle trasformazioni socio-economiche e culturali del Paese ed ai grandi eventi nazionali e internazionali.