Studiò Weimar e il fascismo
Corriere della Sera 21 agosto 2020
Alessandro Roveri, scomparso all’età di 91 anni, era uno storico che abbinava lo studio all’impegno politico e civile. Specialista di Storia del Risorgimento, disciplina che aveva insegnato all’Università di Ferrara, aveva allargato lo spettro dei suoi interessi al fascismo, alla Repubblica di Weimar e alle vicende della sinistra italiana negli anni della Guerra fredda. Socialista, vicino all’ex esponente del Partito d’Azione Tristano Codignola, con lui aveva aderito al Psiup negli anni Sessanta e poi si era mostrato molto critico verso Bettino Craxi e ancor più verso Silvio Berlusconi. Nato a Cattolica (Rimini) il 20 marzo 1929, era autore di diversi libri sul fascismo, alcuni incentrati su Ferrara, altri sulle vicende nazionali, sempre segnati da una netta, anche se non faziosa, impostazione antifascista.