Le colline moreniche, tra la sponda meridionale del Lago di Garda e la Pianura mantovana, rappresentano un luogo di suggestivo incanto. Tra una lussureggiante natura, borghi rurali di mulini come Borghetto sul Mincio e cascatelle. Ma questo stesso paesaggio fece da palcoscenico a cruente battaglie delle Guerre d’Indipendenza.
Le testimonianze rimangono nei musei come il museo del Risorgimento a Villafranca, nei cippi e i monumenti ai caduti, come l’Ossario di Custoza, ma soprattutto tra le campagne.
Sono stati creati molti percorsi sui luoghi delle battaglie percorribili a piedi o in bicicletta. Nelle campagne tra Sommacampagna e Custoza si trova il percorso del Tamburino Sardo assieme a quello storico della battaglia di Custoza del 1848/49 , il “CamminaCustoza”: un invito ai visitatori a riscoprire un intero patrimonio di valori storici, naturali ed enogastronomici.
L’itinerario che vi proponiamo è lungo circa 60 km, con partenza e rientro a Peschiera. Si raggiunge Custoza, dove si può visitare l’Ossario che si eleva su di un colle e raccoglie le salme di 4.600 combattenti delle varie battaglie. A Villafranca, prescelta come sede per la firma dell’armistizio del 1859 sottoscritto da Napoleone III e da Francesco Giuseppe, si può vedere la Villa Gandini-Moreni dove avvenne la firma e il Museo del Risorgimento, ospitato nei locali del castello, che raccoglie cimeli, armi e documenti.
In paese si trova il Monumento al Quadrato, che ricorda l’accanita resistenza di un reggimento di fanteria costretto nel “quadrato” durante la III guerra d’Indipendenza.
A Valeggio si può sostare al palazzo che fu dei Maffei, sede del quartier generale di Carlo Alberto nel 1848 e di Napoleone III nel 1859, dopo la battaglia di Solferino.
In località Borghetto si erge il magnifico Ponte Visconteo che protegge il Mincio con i lunghi muraglioni e il castello scaligero; anche a Monzambano un castello del XII secolo merita la visita. Giunti a Solferino ci si può fermare al Museo Risorgimentale, all’Ossario e alla Torre eretta nel 1022. Infine una fermata a San Martino, per una visita alla famosa Torre, all’Ossario e al Museo della Battaglia.