di Giuseppe Bandi
Introduzione e cura di Elisabetta Benucci
Editore: Apice Libri
collana: anastatica, 1
pagine: 156, con illustrazioni
formato: 135×200 mm
Prezzo: 14 Euro
È un binomio d’eccezione quello che offre la ristampa anastatica di questo libro nell’edizione del 1908, ormai introvabile sul mercato librario e consultabile in poche biblioteche italiane. La storia suggestiva di Anita Garibaldi, che per la sua vita avventurosa e la sua eroica morte rappresenta la figura femminile più drammatica e più poetica del Risorgimento italiano, scritta dal letterato e memorialista garibaldino Giuseppe Bandi.
Anche se in periodi diversi, la sfortunata Anita e il guerriero-giornalista Bandi hanno trascorso una fase cruciale delle loro vite in compagnia dell’Eroe dei due mondi: ed è questa speciale, specialissima coincidenza a rendere il libro dello scrittore toscano davvero unico nel suo genere. Bandi compose la biografia di Anita – la prima ad apparire a stampa – nel 1889, in occasione della commemorazione di lei a Livorno. Per la ricostruzione degli eventi, ma soprattutto per la sua tragica fine, Bandi si servì delle testimonianze di coloro che avevano realmente conosciuto la giovane donna e avevano assistito a molti dei fatti avvenuti.
L’Introduzione, con l’analisi di documenti poco conosciuti, presenta la figura di Anita e i suoi rapporti con il Generale, soffermandosi su episodi significativi e controversi. Il volume è impreziosito da una serie di immagini d’epoca: ricca è infatti l’iconografia popolare che ritrae sotto vari aspetti Garibaldi e la sua eroina.
Giuseppe Bandi, nato a Gavorrano in Maremma nel 1834, seguì Garibaldi nella spedizione dei Mille distinguendosi in battaglia e rimanendo gravemente ferito. Ritiratosi nel 1870 dalla vita militare, fondò vari giornali, fra cui il «Telegrafo» di Livorno (l’attuale «Tirreno»). Morì per mano di un anarchico nel 1894.
Elisabetta Benucci, ricercatrice presso l’Accademia della Crusca, ha pubblicato molti libri sulla letteratura dell’Ottocento. Studiosa di Leopardi e delle sue opere, ha recentemente curato l’edizione completa delle poesie di Giuseppe Giusti. Da tempo si occupa di letteratura di genere, cercando di ricostruire figure femminili importanti vissute nel XiX secolo.