A cura di Elena Vozzi
Editore L’Orma Roma
Anno 2016
Pag. 128, brossura
Prezzo Euro 10,00
Prodigio di libertà e indipendenza, Anna Kuliscioff ha attraversato da protagonista tre decenni della vita politica europea dando un incalcolabile contributo nelle battaglie per i diritti delle donne e dei lavoratori. Rivoluzionaria e libertaria nelle relazioni amorose come nelle rivendicazioni politiche, Kuliscioff ci ha lasciato alcune delle più intense lettere del Novecento italiano. In questo piccolo volume riscopriamo così la vita di una donna tramite le belle lettere ai due amori della sua vita, Andrea Costa e Filippo Turati, fondatori del socialismo italiano tra 800 e 900
Anna Kuliscioff (1854-1925), medico, giornalista e rivoluzionaria di origine russa, fu tra i fondatori del Partito socialista in Italia e condusse fondamentali batteglie per la tutela delle lavoratrici e per l’estensione del diritto di voto alle donne. «Zarina», «dottora dei poveri», «pugno di ferro nel guanto di velluto», «deliziosa bionda che “parlava come un uomo”», «madonna slava», «madrina del socialismo», «nemica della Rivoluzione d’Ottobre» o più semplicemente la «Signora Anna»: nella loro apparente contraddittorietà, le espressioni con cui Anna Kuliscioff è stata definita dai suoi contemporanei danno conto della complessità di una figura impossibile da congedare con una sola, semplificante etichetta.