Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Roma via XX Settembre, apre le sue porte al grande pubblico in occasione della Festa della Repubblica da sabato 2 giugno proponendo un doppio itinerario di visita che vede come protagonisti da una parte, con “Omaggio a Cavour”, il grande statista Camillo Benso Conte di Cavour, che ricoprì la carica di Ministro dell’Agricoltura e che è considerato al contempo fondatore della Patria e del Dicastero, e dall’altra, con “Le Meraviglie del Palazzo”, il Palazzo dell’Agricoltura, con il suo patrimonio artistico e architettonico.
Due percorsi che intrecciandosi e talvolta sovrapponendosi porteranno i visitatori a scoprire un aspetto particolarmente interessante del Conte di Cavour, la sua passione per l’agricoltura, e le bellezze nascoste della sede del Dicastero. Oltre 100 le opere esposte tra lettere originali di Cavour, leggi e decreti, immagini fotografiche, incisioni, mappe e piante catastali, periodici, disegni progettuali del Canale Cavour, diari autografi del celebre Statista concesse in prestito da importanti Istituzioni tra le quali l’Accademia di Agricoltura di Torino, l’Archivio di Stato e la Biblioteca Reale di Torino, la Fondazione Camillo Benso Conte di Cavour di Santena, l’Archivio Centrale dello Stato e il Museo Centrale del Risorgimento italiano di Roma.
L’esposizione è promossa dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali con la collaborazione dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano.
INGRESSO CON PRENOTAZIONE
Sabati e domeniche dal 9 giugno al 30 settembre (ore 10.00 – 18.00)
Per informazioni e prenotazioni: tel. 06/69921804
La mostra “Cavour e l’agricoltura”
“L’agricoltura è per me una vera passione”, scriveva Cavour nel 1845: a questa passione, che tanto contò nella vita privata e pubblica dello Statista, si è voluto dedicare un “omaggio”, un excursus espositivo per raccontare il Cavour imprenditore agricolo, alle prese con concimi, fertilizzanti e sperimentazioni, malattie delle piante, macchine agricole e incroci di razze animali, discorsi e proposte parlamentari su nuove forme di associazionismo agricolo e su innovativi sistemi di drenaggio delle acque.
Per illustrare uno dei tanti aspetti di una personalità estremamente poliedrica, ma razionale e pragmatica, dalle rare capacità amministrative quale era Cavour, si sono volute coinvolgere alcune tra le più importanti istituzioni che ne custodiscono l’eredità. Attraverso una selezione del patrimonio materiale, documentaristico, fotografico, archivistico, iconografico, epistolare dei principali fondi cavouriani e di grandi istituzioni nazionali si è voluto creare un percorso che attraverso lo svolgimento di alcuni temi ha simbolicamente ricostruito i tratti salienti dell’impegno e dell’amore nutrito da Cavour per l’agricoltura.
Se l’interesse del Conte per la terra nacque da un’esigenza pratica, dal bisogno di amministrare in maniera razionale e remunerativa le tenute di famiglia, ciò non gli impedì di sviluppare ben presto una vera e propria passione, e di renderla un aspetto fondamentale della sua attività privata e pubblica, un impegno i cui risultati furono tutt’altro che secondari nella storia dell’agricoltura sabauda e italiana del tempo.
Dalla metà degli anni Trenta fino ai suoi ultimi giorni lettere, saggi, note, articoli, interventi, riflessioni, testimoniano l’impegno di Cavour ad esprimersi su temi agrari di diversa natura, ora in qualità di possidente e amministratore, ora di sperimentatore, ora di membro delle più prestigiose istituzioni agrarie del tempo italiane ed estere, ora come Ministro dell’Agricoltura e delle Finanze.
A quella che, nel proprietario terriero, era diventata una vera e propria “passione agraria”, si aggiungeva, nello statista, la consapevolezza del peso fondamentale rivestito, al tempo, dall’agricoltura nell’economia delle Nazioni e dunque nella loro crescita e sviluppo in senso moderno.
Le sezioni della mostra
Sezione I: L’agricoltura in Italia al tempo di Cavour;
Sezione II: Cavour e l’agricoltura (Cavour e la passione per l’agricoltura; La vita nella tenuta di Leri; Cavour sperimentatore (fertilizzanti, viticoltura); Cavour sperimentatore (nuove colture, allevamento, macchine agricole); Cavour e l’Associazione agraria; Cavour e le Accademia di Agricoltura; Discorsi parlamentari);
Sezione III: Cavour e l’acqua (Cavour e l’acqua; L’Associazione d’irrigazione dell’Agro all’Ovest del Sesia; Il Canale Cavour);
Sezione IV: Dopo Cavour (L’agricoltura in Italia; Quintino Sella e la carta geologica d’Italia; Costantino Nigra e la tutela della cultura rurale).
A fine percorso un piccolo spazio espositivo sarà dedicato alla Bibliografia cavouriana e all’immagine di Cavour nell’illustrazione e nella grafica.
Catalogo: Gangemi Editore