Giovedì/venerdì 24-25 ore 9/18
Firenze, aula magna Rettorato San Marco
Convegno organizzato dalla Società italiana delle storiche.
“Di generazione in generazione. Le italiane dall’Unità ad oggi”
Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.
Giovedì/venerdì 24-25 ore 9/18
Firenze, aula magna Rettorato San Marco
Convegno organizzato dalla Società italiana delle storiche.
“Di generazione in generazione. Le italiane dall’Unità ad oggi”
Giovedì 24
ore9,30/18,30
Museo di Casa Martelli
via Zannetti 8
giornata di studi
Il medico Ferdinando Zannetti (1801-1881): Patria, civiltà, scienza
IL LUNGO RISORGIMENTO
La nascita dell’Italia contemporanea (1770-1922)
Partendo dall’espressione attribuita erroneamente a Massimo D’Azeglio «L’Italia è fatta, ora van fatti gli italiani», celebre formula sulla storia della penisola, Gilles Pécout ripercorre il lento processo di costruzione nazionale dell’Italia a cominciare dalla fine del Settecento. Evidenziare il peso reale del ruolo svolto in merito dallo Stato, in stretto rapporto con lo sviluppo dell’economia nonché l’evoluzione delle gerarchie sociali, non comporta forse automaticamente mettere in discussione quest’immagine di “nazione debole e senza Stato”? Il ricorso alla storiografia a partire dal secolo scorso e la sua rilettura in chiave ideologica mostrano che il cliché dell’“Italia debole” rappresenta più una reazione nei riguardi di quella confisca dello Stato e dei valori nazionali fatta dal regime fascista piuttosto che un implicito effetto dell’incompiutezza del processo di riunificazione. Senza sottovalutare le fratture, i vari fattori di divisione e i limiti di questo processo la cui importanza fino ai nostri giorni è comunque innegabile, il libro ricostruisce le origini dell’Italia contemporanea svolgendo poco a poco la matassa costituita dalle tappe risorgimentali, presentandone le conquiste e le prospettive politiche del gran dibattito storico italiano riguardo le questioni dell’integrazione civile, culturale, economica e sociale del paese.
Edizione Bruno Mondadori Economica, Anno 2011, Euro 10
Indice:
I. Fare l’Italia: 1770-1871
1. Cos’è il Risorgimento? Definizione di una categoria della storia italiana
2. Il problema delle origini del Risorgimento dai Lumi a Napoleone Bonaparte (1770-1815)
3. L’Italia della Restaurazione e le condizioni del risveglio nazionale dal 1815 al 1847
4. La costituzione dello Stato-nazione
II. Fare gli italiani: 1860-1922
5. La nazionalizzazione dell’Italia e degli italiani dall’unità alla fine degli anni ottanta
6. Vita degli italiani dall’unità all’inizio del Novecento
7. L’Italia nel mondo: dall’unità alla vigilia della prima guerra mondiale
8. La crisi dell’Italia liberale: la vita politica dalla fine dell’Ottocento al primo dopoguerra
Anche agli Uffizi non s’è voluto mancare di serbare una sia pur sobria memoria della stagione eroica che fu preludio all’Unità d’Italia. S’è fatto tuttavia nell’ottica cui sempre si cerca d’informare le imprese della Galleria: s’è cioè profittato d’una contingenza per allargare il giro d’orizzonte dei visitatori del museo, promovendo la conoscenza d’opere e luoghi meno celebrati degli Uffizi; museo che per i più (fiorentini compresi) è soltanto la dimora dei Botticelli. Gli Uffizi non potevano mancare ai festeggiamenti d’un compleanno speciale della nazione italiana, non solo in quanto museo rappresentativo dello Stato, ma anche per aver ospitato l’aula del Senato nella stagione di Firenze capitale.
La mostra si dipana negli ambienti di San Pier Scheraggio giacché è qui che sono esposte, faccia a faccia, due illustrazioni monumentali di scontri di guerra sostenuti per conquistare l’unità d’Italia: la Battaglia di San Martino di Corrado Cagli (1936) e la Battaglia di Ponte dell’Ammiraglio di Renato Guttuso (1951-1952). Nella sala che precede quella delle Battaglie sono poi esibiti, affiancati, gli Uomini illustri di Andrea del Castagno e l’effigi di uomini parimenti illustri, che furono però protagonisti dell’epopea risorgimentale; conforme a un dialogo fra antico e moderno ch’è poi segno distintivo degli Uffizi. Uomini famosi che trovano un preavviso in quelli marmorei alloggiati nelle nicchie del porticato esterno: gli stessi che nella tela d’Eugenio Agneni levitano come spettri dalle cavità dei pilastri del medesimo loggiato: ombre dei grandi fiorentini che protestano contro il dominio straniero.
Nella prima sala di San Pier Scheraggio perdura il silenzio dei simulacri. Preludio muto al clangore delle armi che cozzano nelle Battaglie della seconda stanza, ma anche sul fondo absidale, dove campeggia la Battaglia di Novara, dipinta nel 1861 da Luigi Norfini; a chiudere una trilogia bellica che trova qui una calzante colonna sonora nei tonfi sordi degli spari, negli strepiti, nelle grida, nello sbattere dei ferri, che si sentono venire dagli schermi dove scorrono le immagini di pellicole famose o rare, assemblate per quest’occasione.
A cura di
Carlo Sisi con Giovanna Giusti e Antonio Natali
Catalogo
Silvana Editoriale
Biglietto
Ingresso libero
Orario
Martedì – Domenica ore 10.00 – 17.00
Chiuso il lunedì
di Mino Milani. Editore Mursia, 2011.
L’uomo, il navigatore, il militare, il politico. Mino Milani racconta Nino Bixio in tutte le sue sfaccettature cominciando, a ritroso, dalla sua ultima avventura. Ormai cinquantenne lascia la famiglia, una carriera sicura, un altissimo grado nell’esercito, un seggio in parlamento e riprende la via del mare diretto a Sumatra dove sarà ucciso dal colera. Un ritratto che esalta il coraggio e l’attaccamento alla patria di uno dei personaggi più affascinanti del nostro Risorgimento
Prezzo € 17,00
Data uscita 11/10/2011
Pagine 200, brossura
La Presidenza del Consiglio Comunale
invita la S.V. al
“ 230° anniversario della costituzione del Comune di Firenze”
Domenica 20 novembre 2011 ore 10.30
Palazzo Vecchio
Sala della Miniatura – III piano
Relatori:
Eugenio Giani, Presidente del Consiglio Comunale di Firenze – Figure dei Sindaci e Amministratori fra il ‘700 e ‘800
Prof.ssa Anita Valentini, Storico e Critico d’Arte – La Cultura di Firenze nella seconda metà del ‘700
Presiedono:
Jacopo Cellai, Vice Presidente Vicario del Consiglio Comunale di Firenze
Salvatore Scino, Vice Presidente del Consiglio Comunale di Firenze
La cittadinanza è invitata
Venerdì 18 novembre, ore 16
Archivio di stato Firenze
Diana Toccafondi
L’ archiviazione del passato nel passaggio verso l’Unità
Paesi, cavalli e altro a Firenze al tempo dei Savoia a Firenze, Villa Medicea della Petraia.
10 novembre 2011 – 10 febbraio 2012. Inaugurazione mercoledì 9 novembre ore 17.30
L’esposizione, promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, è allestita in due sale al piano terreno della Villa Medicea della Petraia, di particolare rilievo tra le residenze medicee abitate al tempo dei Savoia a Firenze in quanto i suoi interni rispecchiano tuttora in gran parte la sistemazione sabauda. La Petraia, abitata da Rosa Vercellana, contessa di Mirafiore, ricordata come la “Bella Rosina” e da 1869 moglie morganatica del re, è la sede più appropriata per mettere a fuoco aspetti privati della vita di Vittorio Emanuele II re d’Italia, nel contesto delle trasformazioni avvenute negli anni di Firenze capitale. Soprattutto le stanze dell’appartamento del primo piano rispecchiano ancora il senso di un luogo corrispondente al desiderio del re di una vita più appartata, lontana dalla corte, dedita al piacere della caccia e ai passatempi dei giochi della sala da biliardo (quest’ultima mantenuta in tutti i suoi arredi, così come la camera da letto della “Bella Rosina”).
La mostra è frutto di un’accurata ricerca documentaria svolta per l’occasione nell’ Archivio della Guardaroba di Palazzo Pitti – nell’ambito di un progetto di tirocinio in base a una convenzione tra l’Università degli Studi di Firenze e il Polo Museale Fiorentino – che ne ha costituito il supporto scientifico, tramite l’approfondimento di aspetti meno noti del soggiorno sabaudo di Vittorio Emanuele a Firenze.
Le diverse sezioni sono indirizzate a inquadrare la vita del re avendo come sfondo i cambiamenti politici e sociali che attraversavano l’Italia da poco unita, prendendo l’avvio dall’Esposizione Italiana Agraria, Industriale ed Artistica tenuta a Firenze, nella ex Stazione Leopolda, nel 1861, illustrando le scelte di Vittorio Emanuele riguardo alla pittura di paesaggio e visualizzando il clima di festa per il suo arrivo in città. Sono inoltre esposti i progetti dell’architetto Fabio Nuti relativi al complesso delle Scuderie Reali di Porta Romana, il principale intervento architettonico voluto dal re a Firenze (1865-1870). L’arredo delle scuderie è anche ricostruito tramite gli acquerelli nei quali Stanislao Grimaldi ha ritratto i cavalli orientali e inglesi prediletti da Vittorio Emanuele. È successivamente documentata la produzione della Manifattura Ginori di Doccia, che ha recepito in quegli anni nei suoi prodotti la svolta in senso naturalistico propria della pittura e che ha ricevuto numerosi ordinativi dai Savoia.
Il settore dedicato alla Petraia è incentrato sulla festa di fidanzamento tenutasi la sera del 1 settembre 1872, tra Emanuele di Mirafiore, figlio del re e della “Bella Rosina”, e Blanche de Larderel. Per l’occasione fu risistemato il Giardino della Figurina, nel settore est al livello della villa, tramite numerose piccole voliere che si aggiungevano alle due grandi ellittiche preesistenti ma anch’esse di epoca sabauda, illustrate nel disegno acquerellato esposto di Ferdinando Lasinio.
Tra gli interventi architettonici di epoca sabauda, di particolare rilievo è quello della copertura del cortile della Petraia, i cui lavori non sono ad oggi documentati, trasformato in salone da ballo tramite l’ardita struttura industriale in ferro e vetro che entra in dialogo con i bellissimi affreschi di Cosimo Daddi (Fatti di Goffredo di Buglione e L’assedio di Gerusalemme, 1589-94) e del Volterrano (Fasti medicei, 1636-39; 1642-46). Ne sono corollario il monumentale lampadario e il pavimento in tessere musive ‘alla veneziana’. Da qui il percorso prosegue con la visita alle stanze, quelle più di rappresentanza dell’ala destra del piano terreno e quelle più private del piano superiore, e al ‘Belvedere’, luogo di sosta dopo la caccia edificato anch’esso in occasione del fidanzamento, ancora con i suoi arredi recanti lo stemma sabaudo e con il pavimento, ‘alla veneziana’ come quello del salone, che reca la data 1872.
Il catalogo, edito da Polistampa, con presentazione di Cristina Acidini, è arricchito da numerose schede e appendici documentarie e si avvale dei testi delle curatrici e di contributi di esperti del settore.
La mostra e il catalogo sono a cura di Mirella Branca e Annarita Caputo.
I testi sono di Fausto Barbagli, Mirella Branca, Annarita Caputo, Silvia Ciappi, Anna Floridia, Giorgio Galletti, Rosanna Morozzi, Claudio Paolini.
Soprintendente: Cristina Acidini
Direzione della Villa Medicea della Petraia: Alessandra Griffo
Direzione della mostra: Mirella Branca, Alessandra Griffo.
Villa medicea della Petraia
Via della Petraia, 40
Loc. Castello, 50141 Firenze
tel. 055 452691
Orari di apertura della Villa
Ore 8.15 – 16.30 nei mesi di gennaio, febbraio, novembre, dicembre
Ore 8.15 – 17.30 nel mese di marzo (con ora legale 18.30)
Ore 8.15 – 18.30 nei mesi di aprile, maggio, settembre
Ore 8.15 – 19.30 nei mesi di giugno, luglio, agosto
Ore 8.15 – 18.30 nel mese di ottobre (con ora solare 17.30)
L’ultima entrata è consentita un’ora prima dell’orario di chiusura
Gli ambienti della Villa sono accessibili con visite accompagnate ogni 45 minuti a partire dalle 8.30
Le visite delle ore 13.30 – 16.45 – 17.40 e 18.40 si effettuano in tali orari per ragioni tecniche
Chiusura secondo e terzo lunedì del mese, Capodanno, 1° maggio, Natale
Ingresso libero
In occasione delle celebrazioni della Giornata dell’Unità Nazionale e Giorno delle forze armate del 4 novembre è stata inauguratala mostra Omaggioal Tricolore
È stata inaugurata il 4 novembre a Firenze la mostra che celebra la moda e la creatività italiana con le interpretazioni del Tricolore realizzate da alcuni tra i più grandi stilisti italiani. Vere e proprie opere d’arte che uniscono creatività e tradizione firmate da alcuni tra i più grandi stilisti italiani come Roberto Cavalli, Ferragamo, Missoni, Moschino, Alberta Ferretti, Etro, Laura Biagiotti e Krizia che si potranno ammirare nell’esposizione aperta al pubblico fino al 18 novembre in via del Castellaccio, 12.
La mostra organizzata da Guest System, agenzia di eventi di Brandering Group, ha avuto il patrocinio del Ministero della Difesa, della Provincia di Firenze e del Comune di Firenze, ed è stata Promossa dalla Camera nazionale della moda italiana in occasione delle celebrazioni per il 150° Anniversario dell’unità d’Italia.
Dopo i successi delle precedenti tappe, la mostra arriva a Firenze con un allestimento che valorizza l’aspetto creativo e glamour delle ventiquattro opere, ma anche l’attualità della nostra bandiera rivista dalla creatività delle più prestigiose firme della moda italiana.
Giuseppe Garibaldi, Vittorio Emanuele II, Cavour, Mazzini celebrati nel 1961 sulla «Domenica del Corriere» per il centenario dell’Unità. Una mostra rievoca questi e altri protagonisti del Risorgimento a partire da un insolito punto di vista: la barba. Si chiama «Barbe d’Italia»: già allestita a Legnano, è stata a Parabiago (in provincia di Milano, Villa Corvini, 3-16 ottobre 2011) e poi si sposterà a Milano (Atelier Gluck Arte, 14-25 novembre 2011).