Così il capo dello stato ha rilanciato il 17 marzo il valore dell’unità nazionale. di Salvatore Carrubba [Leggi di più…] infoIdentità modello Napolitano
Risorgimento Firenze
24 settembre: ricordo di una patriota del nostro Risorgimento
Nei loro lavori letterari ne hanno parlato volti noti della TV (Antonio Caprarica), voci radiofoniche familiari (Marina Cepeda Fuentes), eminenti giornalisti-scrittori (Aldo Cazzullo), i corrispondenti delle maggiori testate nazionali (Mauro Bonciani per Il Corriere Fiorentino, Massimo Novelli per la Repubblica, Francesco Specchia per Libero), esponenti del mondo accademico (Simona Tagliaventi dell’università La Sapienza di Roma), promotori di mostre prestigiose (la maison Gattinoni per un’esposizione romana, curata da Stefano Dominella, dedicata al costume e alla moda del Risorgimento); giornaliste-critiche letterarie (Giuliana Rovetta sul numero speciale di PensaLibero.it per il cento cinquantenario); ma, naturalmente, neppure le testate locali e gli scrittori veneti (Giovanni Rattini) se ne sono dimenticati. Stiamo parlando di Antonia Masanello, conosciuta popolarmente come Masenella (o Masanela), la garibaldina che, sotto mentite spoglie, partecipò alla leggendaria impresa dei Mille. Nell’ambito del clima rievocativo che ha permeato gli ultimi mesi in occasione del 150° dell’unità d’Italia, la figura di questa donna coraggiosa è stata riscattata dalle nebbie storiche suscitando un interesse senza pari. Se è vero che anche la trasmissione televisiva Unomattina di Rai1 le ha dedicato un reportage firmato da Gemma Giovannelli e il Tg3 un servizio curato da Luca Colombo e andato in onda proprio il 17 marzo scorso, storico anniversario unitario.
Ora, anche la terra ove Antonia è nata, cresciuta e ha vissuto l’adolescenza, prima di trasferirsi con la famiglia a diciassette anni, le ha recato il giusto tributo.
Sabato 10 settembre è stata posta e presentata alla popolazione una targa sulla casa natale della Masenella, «donna animata da ideali risorgimentali, che si unì alla spedizione dei Mille» così recitano le parole impresse sulla trachite, la pietra per eccellenza dei Colli Euganei: ai giorni nostri l’edificio si riconosce nell’abitazione della famiglia Rampon , molta nota in zona per un’avviata attività commerciale di produzione di vino. Nell’occasione, per celebrare l’avvenimento, la ditta Rampon ha prodotto alcune bottiglie da collezione che presentano un’etichetta con l’effigie della garibaldina sullo sfondo della casa natia (vedi foto).
Le vicende della vita, poi, hanno portato Antonia a terminare i suoi giorni, in giovane età, lontana dal suo Veneto, all’epoca ancora sotto il giogo asburgico: al termine dell’impresa dei Mille si diresse a Firenze assieme al marito Bartolomeo Marinello, un pastore originario di Enego, di ben quindici anni più di lei. Conclusa l’epopea garibaldina, Antonia aveva condotto i giorni nella quotidianità più oscura: e nella città gigliata, destinata a prendere il posto di Torino come capitale del Regno d’Italia, la patriota veneta fu colpita da tisi, una malattia, si argomentò, acquisita nelle fatiche della guerra. La sua vita terrena si concluse il 20 maggio 1862, in terra d’esilio. Il poeta e patriota Francesco Dall’Ongaro compose un celebre epitaffio: “L’abbian deposta, la garibaldina/ all’ombra della torre di San Miniato/ colla faccia rivolta alla marina/ perché pensi a Venezia, al lido amato…». E San Miniato è l’Abbazia di San Miniato al Monte, nella città di Dante, circondata dal cimitero monumentale delle Porte Sante. Nella primavera del 1958 i resti della garibaldina cervaresana furono traslati al cimitero monumentale di Trespiano ove il tricolore, innalzato sul “quadrato garibaldino” sventola sulla sepoltura di una donna che aveva dato la vita per fare l’Italia.
Una delegazione ufficiale di Cervarese S.Croce, guidata dal sindaco Claudio Chiarello e composta da oltre un centinaio di persone, sabato 24 settembre sarà a Trespiano, accolta dal sindaco di Firenze Matteo Renzi e dall’associazione Veterani e Reduci garibaldini; e poi a San Miniato al Monte, proprio “all’ombra della torre” dell’Abbazia, dove sarà ricevuta dal presidente del Consiglio comunale Eugenio Giani, dal priore dell’Abbazia padre Bernardo Maria Gianni e dai componenti il Comitato fiorentino per il Risorgimento.
Nell’occasione la banda musicale parrocchiale S.Michele Arcagelo di Montemerlo intonerà la prima esecuzione moderna di un brano dedicato alla Masanello. Si deve sapere che gli struggenti versi di Dall’Ongaro vennero musicati nel 1870 da Carlo Castoldi e ne sortì un canto appassionato. Attente ricerche compiute di recente hanno permesso di rintracciare lo spartito nel fondo musicale della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze: il brano così ritrovato, per canto e pianoforte, è stato quindi arrangiato per banda dal maestro Gianni Espen e verrà eseguito nella trasferta fiorentina a ricordo di una donna la cui vicenda umana è stata trasferita dall’oblio alla memoria, dalla leggenda alla realtà.
XX settembre a Firenze
Martedì 20 settembre alle ore 12,00 si terrà a Firenze la tradizionale celebrazione della ricorrenza della breccia di Porta Pia, tappa fondamentale del nostro Risorgimento.
La manifestazione, promossa dal Circolo Piero Gobetti e dalla Fondazione Erneso Rossi-Gaetano Salvemini, si terrà presso l’Obelisco ai Caduti di Piazza dell’Unità d’Italia, con la partecipazione dell’amministrazione comunale che, in occasione dell’anno centocinquantenario, ha concesso il suo patrocinio.
Questo il programma:
Ore 12,00: saluto del rappresentante dell’amministrazione comunale e dei promotori
Ore 12,10: senatore Marco Perduca: ricordo di Giancarlo Scheggi
Ore 12,20: Interventi dei rappresentanti delle varie associazioni
Hanno aderito, ad oggi: Associazione radicale Andrea Tamburi, Comitato fiorentino per il Risorgimento, Circolo Fratelli Rosselli, Chiesa Valdese, Unione Atei Agnostici e Razionalisti.
In caso di maltempo la manifestazione si svolgerà nel Salone (gentilmente concesso) del Consiglio della Fratellanza Militare, piazza Santa Maria Novella 18.
I moderati oltranzisti che piegarono il Sud
Gli eredi di Cavour spietati contro il brigantaggio. Dalle pagine culturali del Corriere della Sera del 7 settembre, articolo di Paolo Mieli. [Leggi di più…] infoI moderati oltranzisti che piegarono il Sud
18 settembre, Bande d'Italia: Grande raduno nazionale a Firenze
Domenica 18 settembre BANDE d’ITALIA
Grande Raduno Nazionale a Firenze Capitale della Cultura
>> Programma della manifestazione
>> L’elenco delle bande partecipanti
Programma dettagliato del Raduno Bande d’Italia nei quartieri ed in piazza Signoria
15 settembre, ore 21: Convegno – La Pittura del Risorgimento in Toscana
Giovedì 15 settembre ore 21
Sala del Consiglio palazzo comunale di Pontassieve
Convegno: La Pittura del Risorgimento in Toscana
L'Italia e la modernità: un incontro tardivo che rimane incompiuto
Articolo tratto dalle pagine culturali del Corriere della Sera di lunedì 5 settembre. [Leggi di più…] infoL'Italia e la modernità: un incontro tardivo che rimane incompiuto
Dal Risorgimento all'Europa
Un libro su Giuseppe Mazzini. [Leggi di più…] infoDal Risorgimento all'Europa
Il salvataggio di Garibaldi a Cala Martina
di Piero Simonetti (Comitato Maremmano di Tutela dei Valori Risorgimentali). [Leggi di più…] infoIl salvataggio di Garibaldi a Cala Martina
Garibaldi ferito dalle sue camicie rosse. Studiosi napoletani: riesumare il cadavere.
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