Museo del Tricolore di Reggio Emilia è ospitato nel Municipio. Il museo ricostruisce la storia del Tricolore italiano, che venne adottato a Reggio Emilia per la prima volta, proprio nella vicina Sala del Tricolore. A quell’epoca infatti venne scelto come bandiera della Repubblica Cisalpina modellata sul modello di quella francese, che all’epoca era un simbolo di libertà contro gli stati dell’ ancien régime. [Leggi di più…] infoMuseo del Tricolore di Reggio Emilia
Risorgimento Firenze
Statuto
Lo Statuto del Comitato Fiorentino per il Risorgimento [Leggi di più…] infoStatuto
….lo storico Franco Cardini manifesta le sue riserve sull'unità d'italia
….lo storico Franco Cardini manifesta le sue riserve sull’unità d’italia.
E venne l’anno della disunità d’Italia
La Nazione del 9 Febbraio
Se da una parte la Rai dà ancor più spazio all'informazione sul Risorgimento.
Se da una parte la Rai dà ancor più spazio all’informazione sul Risorgimento.
Rai :sul web i 150 anni dell’Unità d’Italia
Avvenire del 9 Febbraio
Il nostro sito
Il nostro sito: una scommessa sul futuro! L’impegno di informare puntualmente sugli eventi e sulle iniziative del comitato e di favorire la conoscenza di luoghi, mostre, pubblicazioni, tutto ciò che è cultura del nostro Risorgimento. [Leggi di più…] infoIl nostro sito
UNA DEBOLE APPARTENENZA
UNA DEBOLE APPARTENENZA
Corriere della Sera – Editoriale del 8 febbraio 2011
Domus Mazziniana Pisa
La Domus Mazziniana raccoglie l’eredità spirituale e materiale della Casa Rosselli, di Pisa, dove , il 10 marzo 1872, morì Giuseppe Mazzini. La casa, donata allo Stato dalla famiglia Rosselli, affinchè divenisse santuario di fede e di patriottismo per i posteri, e dichiarata per Legge monumento nazionale il 20 marzo 1910, fu totalmente distrutta nel corso del tragico bombardamento di Pisa del 31 agosto 1943. [Leggi di più…] infoDomus Mazziniana Pisa
Patria, Nazione, Costituzione
Patria ieri ed oggi – Messaggero del 5/2/2011
Confindustria ed il 17 Marzo
In questi giorni ha suscitato discussione e polemiche la richiesta al governo da parte dei vertici della Confindustria, a partire dal presidente Emma Marcegaglia, di sopprimere la festività del 17 Marzo, istituita quest’anno per celebrare il cinquantacentenario dell’Unità d’Italia.
Le ragioni :Un giorno di festa in più (anche se questo anno ci sono poche feste infrasettimanali) nelle fabbriche provocherebbe un grave costo in termini di produttività e di competitività in un mercato non solo italiano, proprio in un momento di crisi economica a livello globale.
A dar manforte alla Confindustria Giuliano Amato, tra l’altro presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni del Centocinquantenario dell’Unità d’Italia, ha dichiarato che pure nelle scuole era meglio organizzare lezioni di storia patria e di educazione civica che fare un giorno di vacanza.
A rigor di logica cosa si aspetta allora a sopprimere le festività del 25 Aprile e del 2 Giugno, tanto per restare nel campo delle festività civili?
11 febbraio: Mirka Sandiford – Centocinquanta anni fa, Camillo Benso conte di Cavour , i tre discorsi per Roma capitale
La conferenza si svolgerà venerdì 4 febbraio alle ore 17.30 presso Villa Pozzolini, nell’ambito del ciclo di incontri promossi assieme al Consiglio di Quaritere 5 dal tema “Cara Italia: le giornate del nostro riscatto“. Per informazioni: Villa Pozzolini – Viale Guidoni 188- tel. 055/2767045