Dalla pace di Versailles a Hitler.
L’anno che cambiò la storia del Novecento
Autore Eckart Conze
Editore Rizzoli
Anno 2019
Pag. 567
Prezzo € 28,00
Il 28 giugno 1919 viene firmato a Versailles il Trattato che sancirà la fine della prima guerra mondiale ma che getterà le basi per lo scoppio di una seconda guerra che insanguinerà non solo l’Europa ma il mondo intero. Alla fine del conflitto, infatti, le nazioni vincitrici decisero di adottare un criterio punitivo nei confronti delle nazioni che avevano scatenato la guerra: gli Imperi dell’Europa Centrale, in particolar modo Austria e Germania. All’impero tedesco fu addossata per intero la responsabilità di avere fatto scoppiare il conflitto e insieme a essa il pesante fardello della riparazione dei danni provocati dal medesimo alle nazioni aggredite. Il popolo tedesco visse le imposizioni del Trattato di Versailles come una vera e propria umiliazione e su questo malcontento fece leva Hitler per condurre le folle ad appoggiare il proprio progetto visionario di rinascita del Reich.
Eckart Conze (Coburgo 1963) è uno storico tedesco. Conze ha studiato dal 1984 al 1989 storia, scienze politiche e diritto pubblico alle università di Erlangen, Bonn e Colonia e alla London School of Economics . Dal 2003 è professore ordinario di storia moderna e contemporanea presso l’ Università di Marburg . La ricerca di Conze si concentra sulla storia tedesca, europea e internazionale del XIX e XX secolo. Dirige anche il Centro internazionale di ricerca e documentazione sui crimini di guerra.