Di Domenico Fisichella. Carocci Editore, 2011. [Leggi di più…] infoIl caso Rosmini. Cattolicesimo, nazione, federalismo.
Pubblicazioni
Alexandre Dumas: I Garibaldini
L’impresa dei Mille, oltre che essere narrata nelle memorie di Giuseppe Cesare Abba (Da Quar al Volturno. Noterelle di uno dei mille), fu seguita da reporters eccezionali come Friedrich Engels e Alexandre Dumas, padre (1803 – 1870). L’entusiastico reportage giornalistico di quest’ultimo ebbe una grande eco e fu pubblicato in volume col titolo Les Garibaldiens (1861). Questo libro è da considerare il risultato letterario di una parentesi marziale dell’autore, noto essenzialmente per drammi romantici in prosa come Henri III et sa cour (1829), Antony (1831), La Tour de Nesle (1832), e per romanzi storici popolari famosissimi come Les Trois Mousquetaires (1844) e Le Comte de Montecristo (1841-1845), scritti, in verità, in collaborazione con altri, generalmente noti come “negri”, fra cui Maquet e Nerval.
Tale sua parentesi marziale italiana arriva in un momento di crisi del romanzo feuilleton (romanzo d’appendice) e dopo la separazione del binomio Dumas-Maquet (1852). L’impresa garibaldina e la permanenza a Napoli fino al 1864 serviranno a mantenere impegnato il carattere vulcanico dello scrittore francese. Nella città partenopea, ad impresa ultimata, Garibaldi, a quel tempo col titolo di Dittatore, infatti lo nomina Conservatore dei museie lì dirige per quattro anni il giornale L’Indipendente, il cui titolo si deve allo stesso Garibaldi. Fu questo il solo giornale che, a detta di Indro Montanelli, darà la notizia della partenza di Garibaldi per Caprera, elencando il contenuto del bagaglio che portò con sé: un sacchetto di sementi, alcuni barattoli di caffè e zucchero, una balla di stoccafissi e una cassa di maccheroni.
Alexandre Dumas
I Garibaldini
Prefazione di Lanfranco Binni
Editori Riuniti
Euro 18
L'ora più bella. Fotografia e memoria del Risorgimento
I ritratti fotografici di oltre quattrocento protagonisti del Risorgimento, corredati e commentati da una vasta selezione di brani tratti da memorie, diari, lettere, biografie dell’epoca, costituiscono l’argomento di questo libro, che propone un percorso inedito nella storia personale e pubblica di coloro che a vario titolo parteciparono alla lotta per l’indipendenza e l’unità d’Italia. La raccolta è organizzata secondo criteri storico-geografici che consentono di comporre le singole storie in un’ampia visione d’assieme del periodo più cruciale della nostra storia nazionale.
Curato da: Pagnotta L.
Editore: Apax Libri
Collana: Altri sguardi
Data di Pubblicazione: 2011
Pagine: 388
Prezzo euro 55
Formato: illustrato, brossura
Cavour. Storia pubblica e privata di un politico spregiudicato
di Piero Ottone (Ed. Longanesi, Collana Storica diretta da Sergio Romano), con presentazione di Armando Torno dall’Elzeviro del Corriere della Sera del 8 luglio 2011. [Leggi di più…] infoCavour. Storia pubblica e privata di un politico spregiudicato
Angelo Brofferio e l’Unità incompiuta
di Laurana Lajolo con due saggi di Vittorio Croce e Francesco Benzi, prefazione di Silvano Montaldo Viglongo editore.
L' unità d'Italia. Pro e contro il Risorgimento
Discutere le origini della nostra nazione è oggi di moda, ma lo si fa in modo strumentale, ipocrita, retorico. Dopo le riflessioni “storiche” di Gobetti, Gramsci e Salvemini, si aprì nel 1935 su “Giustizia e Libertà”, la rivista parigina degli esuli antifascisti, un dibattito avviato con provocatoria irriverenza da Andrea Caffi, in cui intervennero con altrettanta spregiudicatezza alcune delle menti più lucide e laiche del nostro secolo.
A cura di Castelli A.
Tascabili e/o
Data di Pubblicazione: 2010
Pagine: 141
Formato: brossura
Prezzo 8 euro
L’ Italia s’è desta
La vera storia dell’inno di Mameli e del tricolore [Leggi di più…] infoL’ Italia s’è desta
Storia dell'Italia liberale
Il libro di Fulvio Cammarano.
Garibaldi a Livorno. Quando gli Sgarallino vestivano la camicia rossa
Garibaldi e Livorno: un rapporto lungo una vita. L’affinità tra l’Eroe dei Due Mondi e Livorno e i livornesi è vivo e continua nel tempo. La celeberrima impresa dei Mille vide moltissimi volontari livornesi pronti alla “chiamata” del Generale: di alcuni si conosce solo il nome o poco più, mentre altri hanno giocato un ruolo decisamente importante. Tra questi i fratelli Sgarallino, in particolare Andrea e Jacopo, a capo di numerosi giovani garibaldini, protagonisti di scontri decisivi per la conquista del regno borbonico. Ma l’impresa dei Mille è “solo” il punto più alto e conosciuto di un lungo percorso, di una vita dedita agli ideali mazziniani di indipendenza e di unità: accomunate da queste medesime aspirazioni, le vite di Garibaldi, degli Sgarallino e di molti giovani livornesi si incontrano e si incrociano costantemente. Più volte il Generale si ferma a Livorno, trovando una città sempre pronta ad accoglierlo e a condividere i suoi ideali: non passò infatti molto tempo dalla sua prima visita nel 1948 che la città sfidò gli Austriaci nelle celebri giornate del ’49. Tra i protagonisti anche gli Sgarallino, che già avevano dato prova del loro valore nella campagne di indipendenza del ’48. In seguito i rapporti di Garibaldi, gli Sgarallino saranno sempre più stretti e, se la Storia ricorda gli eventi del ’59, del ’60 e degli anni seguenti, altrettanto significativa è la microstoria, fatta di piccoli momenti, di affetti, di relazioni epistolari che durano fino alla morte di Garibaldi.
Editore: Debatte
Prezzo € 12.00
Formato: Libro in brossura, illustrato
Data di pubblicazione: 2011
Lo stivale di Garibaldi. Il Risorgimento in fotografia
Il libro di Marco Pizzo, Editore Mondadori, 2011. [Leggi di più…] infoLo stivale di Garibaldi. Il Risorgimento in fotografia