Paolo Conti Corriere della Sera 8 agosto 2021
«Ho cercato di immaginare questa donna, mi sono avvicinata a lei con immenso rispetto per la sua vicenda. Ovvero per la storia di una protagonista, suo malgrado, della storia italiana. Le chiesero di diventare la Madre d’Italia e lei accettò, incarnando quel ruolo con la più grande pietas possibile per una donna, anche se avrebbe preferito milioni di volte essere solo e soltanto la madre di suo figlio ancora vivo…».
Sonia Bergamasco
Sonia Bergamasco ha finito di girare ad Aquileia, con Cesare Bocci e Alessio Vassallo, il docu-film La scelta di Maria, per il centenario della tumulazione all’Altare della Patria, diretto da Francesco Miccichè che andrà in onda su Rai 3 il 4 novembre 2021: si alterneranno fiction, filmati del tempo e narrazioni grafiche. Sonia Bergamasco interpreta Maria Bergamas scelta nel 1921 come madre-simbolo per indicare la bara del soldato senza nome, caduto nella I Guerra Mondiale, per farne il Milite Ignoto d’Italia. Maria era la madre di Antonio, unico figlio maschio, nato in terra ancora austriaca, disertore per combattere per l’Italia: il suo corpo non venne mai ritrovato. Maria Bergamas, il 28 ottobre 1921, abbracciò piangendo la decima delle undici bare senza nome nella cattedrale di Aquileia.
Maria Bergamas
Dice Sonia Bergamasco: «Io non sono friulana come Maria Bergamas ma quando ho letto la storia sul copione ho desiderato interpretarla. L’empatia profonda verso Maria Bergamas è scattata subito dopo la prima lettura. È una donna estremamente segnata dalla vita, come le innumerevoli donne che in quel conflitto atroce persero padri, mariti, figli, fidanzati. Abbiamo girato dove tutto è accaduto, cioè ad Aquileia. Le persone, i luoghi mi hanno aiutata a sentire la storia come qualcosa che mi riguarda da vicino». Meccanismi emotivi forti, assicura Bergamasco: “Ho sentito la sincera partecipazione delle persone del luogo scelte come figuranti, cioè come comparse. Sentivo che la temperatura emotiva era altissima”. Ha provato ad immedesimarsi nel dolore di quella donna? «Ho cercato soltanto di immaginarlo, quel dolore, di avvicinarmi con rispetto a Maria Bergamas. Una immedesimazione mi avrebbe fatto pensare a qualcosa di intollerabile, quasi di osceno: qui c’è di mezzo qualcosa di indicibile, intollerabile, la perdita di un figlio. E lei agì con quella pietas di cui parlavo, un valore che non dovremmo mai dimenticare in questi nostri difficili tempi». Dice la produttrice Gloria Giorgianni di Anele: «Volevo celebrare questo importante anniversario per far conoscere a tutti, soprattutto alle nuove generazioni, la storia che ha portato all’istituzione del Milite Ignoto. Abbiamo scelto il punto di vista femminile della donna che fu scelta per rappresentare la Madre d’Italia».
1921 Sacello del Milite Ignoto Vittoriano Roma