Questa è una vera e propria storia globale del primo Ottocento, che collega in modo originale eventi in Italia, Grecia, Europa occidentale e America Latina.
Chris Bayly, Università di Cambridge [Leggi di più…] infoMaurizio Isabella: Risorgimento in esilio. L'internazionale liberale e l'età delle rivoluzioni
La regina Margherita: colta e comunicativa fu un'icona dell'Italia unita
Articolo di Giuseppe Galasso dal Corriere della Sera 16 giugno.
Carlo Cattaneo Indietro, Savoia!
Articolo di Walter Barberis da La Stampa di Lunedì 13 Giugno.
Vita militare nella grafica di Giovanni Fattori
La mostra dedicata alla grafica di Giovanni Fattori, inserita nel ciclo Italia mia, propone un percorso volto a privilegiare una tematica fondamentale nella produzione dell’artista. “Il mio ideale è stato i soggetti militari, perché mi è sembrato vedere questi buoni ragazzi pronti a tutto sacrificare per il bene della patria e della famiglia però minuto osservatore mi è piaciuto illustrare anche la vita sociale nelle sue manifestazioni, le più tristi”. In queste poche parole, scritte dal pittore quasi ottantenne, è racchiuso il senso della sua vita e della sua arte. Quel sentimento di vera italianità e quell’amore per la realtà quotidiana, che non è mai cronaca fine a se stessa, arriva a toccare e a far grandi le cose più umili e semplici.
Al tema dei soldati e delle difficili condizioni di vita sui campi di battaglia, Fattori si dedicò ininterrottamente dal 1859, anno in cui ebbe modo di studiare attentamente e a lungo i soldati francesi che, comandati dal principe Gerolamo Napoleone Bonaparte, erano accampati a Firenze nel Pratone delle Cascine.
Con sapienza intuitiva e puntigliosa continuità, sempre con rara efficacia e ispirato, all’inizio, dalle guerre risorgimentali e in tempo di pace dalle manovre militari, l’artista ritrasse in brevi, sintetici appunti, tracciati sugli inseparabili taccuini, i soldati in marcia, in gruppi, in attendamento per poi rielaborare nello studio quelle immagini da cui sarebbero nate le composizioni pittoriche e le incisioni calcografiche, divenute nel tempo, soprattutto le prime, quasi dei manifesti, per non dire delle icone, dell’epopea risorgimentale.
A cura di
Rosanna Morozzi
Catalogo
Sillabe
Orario
Da martedì a domenica, ore 8,15-18,50
La biglietteria chiude alle 18.05
Chiusura: tutti i lunedì
18 e 19 giugno: manifestazione risorgimentale in Santa Maria Novella
Sabato 18 ore 15/19
Domenica 19 ore 9/13
Fratellanza militare, Comitato Fiorentino per il Risorgimento, Associazione garibaldini Firenze, Fratellanza artigiana promuovono in Piazza Santa Maria Novella 18 una manifestazione risorgimentale con banchini,conferenze, visite alla chiesa ed al convento di Santa Maria Novella
17 giugno, Biblioteca Thouar: Fabio Bertini Garibaldi e la Toscana con presentazione del libro “Garibaldi a Livorno” a cura di Rosanna Ragionieri
Venerdì 17 ore 17.00 Bilioteca Pietro Thouar Q1
Fabio Bertini Garibaldi e la Toscana con presentazione del libro “Garibaldi a Livorno” a cura di Rosanna Ragionieri
13 giugno, Biblioteca Thouar: Livio Ghelli – La lingua del Risorgimento, una lingua al servizio del vero.
Lunedì 13 ore 17.00 Biblioteca Pietro thouar Q1
Livio Ghelli La lingua del Risorgimento, una lingua al servizio del vero
ACCADEVA IL 9 GIUGNO 1861
Ricasoli succede a Cavour. Di Maurizio Lupo da La Stampa del 9 giugno.
Con l'Italia nel cuore…
La storia del Risorgimento nella Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti. Di Silvia La Rossa.
L’unica garibaldina
di Mauro Bonciani dal Corriere Fiorentino del 11 febbraio. Con un saggio di Alberto Aspen sulla figura di Antonia Masanello.