Il convegno si terrà il 28 febbraio a Pisa ed a Livorno. Per maggiori informazioni visitare la notizia sul nostro sito.
Libertà,democrazia, lotta contro lo straniero e desiderio di chiamarsi nazione.
Risorgimento e paese reale. Riforma e rivoluzione a Livorno e in Toscana (1830-1849)
Il libro, che prende le mosse dal perché poche centinaia di patrioti si opponessero all’assedio portato da 12.000 austriaci e modenesi, ricostruisce il percorso di idee e di organizzazione che coinvolse intellettuali e classi popolari in Toscana. Se il focus è rappresentato da Livorno, in quanto città di particolare fervore democratico, l’indagine si rivolge al tessuto granducale, raccordando la cultura risorgimentale italiana con il quadro di riferimento europeo. Lo studio, condotto attraverso un’ampia ricognizione sulle carte di polizia e su altre fonti, si svolge sul piano dell’analisi sociale ed economica e su quello delle associazioni politiche. Il quadro che ne risulta è di una grande complessità ideologica e di un’interazione tra i diversi centri del Granducato, praticamente un insieme di città grandi e piccole legate da valori condivisi, tanto dal versante dei moderati che da quello dei democratici. Livorno diviene capitale della democrazia è la resistenza agli austriaci non è un fatto meramente locale o una manifestazione di spontaneismo. I resistenti sono un piccolo esercito ben organizzato, a base popolare, composto da democratici di ogni parte, pronti al sacrificio per la difesa del principio repubblicano. L’elencazione delle professioni e delle età dà il quadro di un fermento generazionale e sociale e di una dimensione del Risorgimento spesso ingiustamente trascurata.
Risorgimento e questione sociale. Lotta nazionale e formazione della politica a Livorno e in Toscana (1849-1861), Firenze, Le Monnier, 2007.
Continuazione del precedente “paese reale”, il libro prosegue l’analisi del rapporto tra la società e la politica nella trasformazione ottocentesca che riguardò anche la Toscana. Le fonti di polizia continuano a rilevare le trame organizzative che, intorno al caso di Livorno, riguardarono l’intero Granducato. Il dopo ’49 apre lo scenario dello Stato immerso in un cupo insieme di reazione, per molto tempo indirizzata dagli Austriaci, e di tentativi di sviluppo dell’economia in carenza di un adeguato tessuto istituzionale. L’eredità dell’esercito popolare e dell’organizzazione mazziniana continua a legare, per tutto il decennio, i quadri della democrazia, facendo da base poi al volontariato per l’indipendenza e per Garibaldi ed alla formazione delle prime associazioni dopo il 27 aprile. Due grandi linee alternative all’assolutismo si manifestano, quella della élite “fiorentina” e quella democratico-mazziniana, nelle sue diverse varianti, a loro volta divise, in un confronto politico serrato che si manifesta apertamente dopo il 1859. Lo studio è compiuto in continuo confronto tra le vicende politiche e le tendenze economiche e produttive del Paese. L’introduzione può essere vista come inquadramento e conclusione per entrambi i volumi di storia di Livorno e della Toscana, con riferimento alle questioni europee.
Il 17 marzo 2011 metterò alla finestra il tricolore e porterò una coccarda con i colori della bandiera italiana per tutto il giorno.
Proposta :il Museo della storia che manca ancora all'Italia
Idee per un Museo della storia d’Italia
>> L’articolo di Andrea Carandini e Ernesto Galli Della Loggia dal Corriere della Sera 21 Febbraio
La collana de L’identità italiana
La casa editrice Il Mulino ha pubblicato La collana de L’identità italiana con la direzione di Galli della Loggia, che nel 1998 ha scritto il primo volume , che appunto dà il titolo all’intera collana. Questi volumi raccontano la nostra storia a partire dalle vicende e dai personaggi che hanno reso possibile l’Unità e l’indipendenza dell’Italia; raccontano le donne, gli uomini,i luoghi, le idee, le cose che ci hanno resi quelli che siamo. Indichiamo qui una prima scelta dei testi . Di alcuni è uscita, quest’anno, una nuova edizione ; altri sono ancora reperibili, con qualche difficoltà , nelle librerie. Per altri ancora è necessario rivolgersi alle biblioteche. Ne vale, comunque, la pena.
Ernesto Galli della Loggia, L’identità italiana , Il Mulino, Bologna, I ed. 1998
Bruno Tobia , L’altare della Patria, Il Mulino, Bologna, 1998
Luciano Cafagna , Cavour , Il Mulino, Bologna, 1999
Orazio Mula, Giuseppe Verdi , Il Mulino, Bologna, 1999
Giorgio Rumi , Gioberti , Il Mulino, Bologna, 1999
Adolfo Scotto di Luzio , Il liceo classico , Il Mulino , Bologna , 1999
Fortunato Minniti , Il Piave , Il Mulino, , Bologna , 2000
Filippo Mazzonis , La Monarchia e il Risorgimento , Il Mulino , Bologna , 2003
Giorgio Rebuffa , Lo Statuto albertino , Il Mulino , Bologna , 2003
Stefano Maggi , Le ferrovie , Il Mulino , Bologna , 2003
Maurizio Ridolfi , Le feste nazionali , Il Mulino , Bologna , 2003
Giovanni Belardelli , Mazzini , Il Mulino , Bologna , 2010
25 febbraio: Simonetta Michelotti – onne del Risorgimento, un’anima instancabile, Luigia Faucitano Settembrini
La conferenza si svolgerà giovedì 18 febbraio alle ore 17.30 presso Villa Pozzolini, nell’ambito del ciclo di incontri promossi assieme al Consiglio di Quaritere 5 dal tema “Cara Italia: le giornate del nostro riscatto“. Per informazioni: Villa Pozzolini – Viale Guidoni 188- tel. 055/2767045
23 febbraio: gen.Calogero Cirneco – Vittorio Emanuele II :il re Galantuomo
mercoledì 23 al circolo unificato del presidio via Arazzieri 2 ore 17
“Storia militare e…dintorni”
gen.Calogero Cirneco
Vittorio Emanuele II :il re Galantuomo
Era ora che venisse restituito l'onore a Goffredo Mameli …
Sabato 26 febbraio 2011: NASCITA E DIFFUSIONE DEL SENTIMENTO RISORGIMENTALE NELLA MAREMMA DELL'800 EPISODI E PERSONAGGI
Il Convegno, promosso dal COMITATO MAREMMANO PER LA TUTELA DEI VALORI RISORGIMENTALI ed il CIRCOLO CULTURALE “IL RISVEGLIO DI CALAMARTINA si svolgerà Sabato 26 febbraio 2011 alle ore 9,30 presso il Centro Congressi Porta del Parco.