Perché è difficile fare i conti con la storia
Autore Marcello Flores
Editore Il Mulino
Anno 2020
Pagine 140
Prezzo € 14,00
Negli ultimi decenni il ruolo della memoria nella vita pubblica è cresciuto costantemente, ma in parallelo è diminuito il peso della storia nel costruire la nostra conoscenza e sensibilità del passato.
Un processo accentuatosi con il sempre maggiore intervento della politica e delle istituzioni nel creare «leggi di memoria», «luoghi di memoria», monumenti, memoriali; ma anche con il contributo che i mass media, la letteratura, il cinema e la televisione danno a una lettura e ricordo del passato spesso lontani dalla coerenza di una narrazione storica rispettosa della verità. Il libro analizza questo contraddittorio e complesso rapporto tra storia e memoria, per quanto riguarda sia l’Italia e l’Europa sia un mondo sempre più globalizzato e propenso a guardare al passato in termini strumentali rispetto alle esigenze del presente.
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Marcello Flores critica in un saggio (il Mulino) il modo in cui si costruiscono identità collettive attraverso l’uso politico del passato. Troppa enfasi sulla memoria, troppo poca storia. Questi sono stati, negli ultimi decenni, i difetti del nostro modo di guardare al passato. In particolare un eccesso di riguardo nei confronti della cosiddetta «memoria collettiva». Gli storici avrebbero dovuto far argine in qualche modo al dilagare della memoria. Ma non ne sono stati capaci. È l’opinione di Marcello Flores, argomentata in un libro, Cattiva memoria. Perché è difficile fare i conti con la storia, in libreria dall’11 giugno 2020 per il Mulino.
Come è potuto accadere? Per i condizionamenti subiti dalla politica. È abbastanza scontato — sostiene Flores — che l’establishment di un Paese cerchi di costruirne l’identità «utilizzando in proprio — attraverso cerimonie, anniversari, celebrazioni, musei, statue, mausolei, opere letterarie e artistiche, insegnamento della storia nelle scuole — scelte politiche e iniziative pubbliche che riescano a coinvolgere intellettuali ed esperti specializzati». Attenzione, però: «Se la memoria collettiva di una nazione — ma anche di una comunità, di un gruppo etnico o religioso, di un partito — è una ricostruzione del passato in funzione del presente, il ruolo dello storico che si identifica con quella nazione, quella comunità, quel partito, non può essere che quello dell’esperto al servizio di una causa»…
Paolo Mieli Corriere della Sera 7 giugno 2020
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Marcello Flores nato a Padova nel 1945 ha insegnato Storia dei diritti umani e Storia della cultura nell’Università di Siena. Per il Mulino ha pubblicato Storia dei diritti umani (2007),Traditori. una storia politica e culturale (2015) e Il genocidio degli armeni (2015). Per Laterza con Mimmo Franzinelli nel 2019 ha pubblicato Storia della Resistenza