Caro Direttore, mi permetto di commentare positivamente la lettera di Fabio Bertini sulla Movida fiorentina, aggiungendo questa mia ulteriore riflessione. Secondo me una analoga altrettanto importante battaglia di civiltà per la nostra città, che peraltro accoglie normalmente migliaia di turisti da tutte le parti del mondo, è quella per la presenza di bagni pubblici nei punti più frequentati, e nei maggiori parchi urbani, sempre aperti e accessibili, come nelle maggiori realtà urbane d’Oltralpe. I bagni pubblici in una città civile non sono da considerare una presenza opzionale, ma fondamentale e indispensabile, per cui se ne deve fare carico la Pubblica Amministrazione, come essa si fa carico di asfaltare le strade, costruire ponti, tenere aperte le scuole, ecc. I cittadini pagano le tasse per avere servizi pubblici, e i bagni pubblici dai tempi dell’Imperatore romano Vespasiano sono considerati servizi pubblici a carico dello Stato. E’ per questo che in un paese civile si pagano le tasse, ed è compito dei politici eletti dai cittadini alla Pubblica Amministrazione promuovere e gestire i servizi pubblici fondamentali, fra cui appunto in tutto il mondo civile sono i bagni pubblici. Ciò premesso, si possono trovare varie soluzioni per ridurre i costi dei servizi di questo tipo. Ad esempio, per approfondire, mi permetto di informare con concretezza che quando fino a tre anni fa ero dirigente scolastico nell’area fiorentina (ora sono in pensione) facendo semplicemente il mio dovere lavorativo avevo fatto un progetto, assieme ai miei docenti collaboratori e altri, per utilizzare i migranti ospiti dei centri Caritas come operatori volontari per innaffiare in estate l’orto scolastico dei ragazzi della nostra scuola media. Progetto poi felicemente attuato senza spese per anni senza clamore e dispendiose inaugurazioni elettorali. Si possono fare insomma tante cose come questa se si ha a cuore la nostra utenza. Volendo i nostri dirigenti politico-amministrativi locali possono fare altrettanto senza sostenere spese, per supportare la gestione sociale dei servizi pubblici al cittadino. Magari forse con analoghi progetti si potrebbero impegnare anche i percettori del reddito di cittadinanza…e anche per loro si potrebbero fare analoghi progetti di impiego senza costi per supportare i servizi igienici pubblici cittadini, compresi quelli dei parchi urbani più affollati. Come in tutto il mondo civile bisogna che anche da noi, e anche a Firenze, culla del Rinascimento, i servizi pubblici di accoglienza e assistenza civica dei cittadini competano alla Amministrazione Pubblica, in questo caso locale, e vengano messi a disposizione ordinariamente per tutti.
Saluti cordiali
Marco Panti
1908 Bagno Comunale via Sant’Agostino n.8 Firenze