Lingua e stile nei diari delle crocerossine. Il caso di Sita Camperio Meyer
Autori Barbara Cappai, Rita Freu
Editore Franco Angeli
Collana Studi di linguistica, Filologia, Letteratura linguistica
Anno 2018
Pag. 176
Prezzo € 22,00
Le crocerossine italiane raccontarono la loro permanenza al fronte durante la Grande guerra, affidando il ricordo di quell’esperienza drammatica a diari e memoriali. Tali testi, il cui valore documentario è riconosciuto sul piano storico, si rivelano fertile terreno di indagine anche in prospettiva linguistica: in quanto componimenti stilati da scriventi per lo più colte ma privi di intenti letterari, né concepiti per una diffusione pubblica, i diari delle infermiere costituiscono un valido banco di prova per cogliere i livelli intermedi di scrittura delle donne, sulla cui difficile individuazione, nella storia linguistica italiana, si è più volte insistito. In una simile visuale, il volume prende in esame la produzione diaristica delle crocerossine all’interno del più ampio quadro della scrittura femminile italiana otto-novecentesca, con particolare riferimento al drammatico evento del primo conflitto mondiale. Si sofferma poi, nello specifico, su Luci ed ombre di eroi. Dal diario d’infermiera in zona d’operazione. Guerra italo-austriaca (1932), che la lombarda Sita Camperio Meyer (1877-1967), fondatrice della prima Ambulanza-scuola femminile della Croce Rossa Italiana, stilò dal maggio all’ottobre del 1917, mentre prestava servizio nell’Ospedaletto n. 75 di Sagrado, presso Gorizia.
Barbara Cappai (Cagliari, 1989) ha conseguito la laurea magistrale in Filologie e letterature moderne presso l’Università di Cagliari, discutendo una tesi in Storia della lingua italiana. I suoi principali interessi di ricerca concernono la scrittura femminile durante la Grande guerra. Attualmente è borsista presso la sede centrale della Biblioteca del Distretto delle Scienze umane di Cagliari.
Rita Fresu (Roma, 1967) insegna Linguistica italiana e Storia della lingua italiana presso l’Università di Cagliari. I suoi interessi di ricerca sono principalmente incentrati sulle scritture non istituzionali, sui processi di italianizzazione, sulle questioni di genere (osservate soprattutto in prospettiva diacronica). Per FrancoAngeli ha pubblicato L’infinito pulviscolo. Tipologia linguistica della (para)letteratura femminile in Italia tra Otto e Novecento (2016).