Specializzato in storia militare comparata franco-italiana dei secoli XIX e XX e appassionato di Garibaldi, aveva 56 anni e insegnava a Montpellier: i suoi libri sono pubblicati dal Mulino
La Repubblica La Cultura 7 giugno 2021
A settembre scorso era uscito per il Mulino La breccia di Porta Pia dove, in occasione dei 150 anni dalla presa di Roma, Hubert Heyriès ricostruiva una delle date più memorabili nella storia mettendo però al centro, come era sua abitudine, una dettagliata cronaca del fatto militare e della sua preparazione. È scomparso il 31 maggio, ma si apprende solo ora la notizia, lo storico francese specializzato in storia militare, in particolare dell’Ottocento, e grande studioso e amante di Garibaldi, garibaldini e volontari italiani al fronte in Francia nella Grande Guerra, a cui aveva dedicato diverse pubblicazioni. Nato a Marsiglia nel 1965, Heyriès aveva solo 56 anni. Insegnava Storia contemporanea all’università Paul Valéry di Montpellier e a febbraio di quest’anno era uscita in Francia una sua corposa storia dell’esercito italiano dall’Unità a oggi.
In Italia Heyriès è conosciuto soprattutto per due suoi libri più recenti, entrambi pubblicati dal Mulino: Italia 1866. Storia di una guerra perduta e vinta, sulla terza guerra d’indipendenza, vincitore tra l’altro del Premio Acqui Storia nel 2017, e appunto l’ultimo: La breccia di Porta Pia. Ma sempre per il Mulino stava preparando una storia complessiva delle guerre del Risorgimento, alla quale da qualche anno dedicava le sue ricerche nei due mesi estivi che era solito trascorrere nel nostro Paese a consultare gli archivi italiani.
Come professore di Storia contemporanea, Heyriès ha sempre lavorato sulla storia delle mentalità militari comparate tra Francia e Italia, tra Ottocento e Novecento. Ha pubblicato, tra gli altri volumi, Les militaires savoyards et niçois entre deux patries. 1848-1871 (2001); Garibaldi, le mythe de la révolution romantique (2002); Les garibaldiens de 14, splendeurs et misères des chemises rouges en France de la Grande Guerre à la Seconde Guerre mondiale (2005) e, ancora, Garibaldi, héros d’une Europe en quete d’identité (2007), ma anche Les travailleurs militaires italiens en France pendant la Grande Guerre. Héros de la pelle et de la truelle au service de la victoire (2014).