LETTERE al Corriere della Sera 25 giugno 2021
Caro Aldo, nella sua risposta (Corriere, 6 giugno) lei afferma che Roma è sovra rappresentata, ha una forte identità ma non custodisce l’identità nazionale. Lei dimentica, come purtroppo la gran parte dei cittadini italiani, in particolare quelli del Nord — Roma ladrona — che Roma è la capitale d’Italia, una capitale della quale essere orgogliosi, come ad esempio i francesi sono orgogliosi di Parigi. Purtroppo i cittadini italiani non amano la loro capitale, non ne percepiscono l’immenso valore culturale, tutto al più la ritengono un luogo dove andare in gita. In quanto alla sovra esposizione televisiva sono d’accordo: troppo romanesco in tv e spesso del più becero! Giovanna D’Affinito
Cara Giovanna, grazie per la sua bella mail. Credo che gli italiani abbiano con Roma un rapporto complesso. La città è ovviamente meravigliosa, gli italiani lo sanno, e ne sono orgogliosi. Lo slogan «Roma ladrona» non era rivolto contro la città, ma contro lo Stato; peraltro ora la Lega ha capovolto la propria linea, da separatista è diventata nazionalista. I piemontesi che eroicamente fecero l’Italia, oggi denigrati e calunniati, non avevano dubbi che la capitale dovesse essere Roma. Vittorio Emanuele II fu tra i pochi sovrani della storia a portare la capitale lontano dalla città dove era nato e dove era la sede della sua dinastia. La vicenda è nota: Roma era di fatto occupata dalle truppe francesi, il che rappresentava per il nuovo Stato italiano un’umiliazione inaccettabile; i francesi allentarono la pressione, purché il re portasse la capitale in una città che non poteva più essere Torino e non poteva (ancora) essere Roma. Si parlò di Napoli, che era di gran lunga la metropoli più grande del Regno. Ma Vittorio Emanuele fece notare che da Napoli sarebbe stato impossibile venir via; e fu scelta Firenze. Mi chiedo però se non sarebbe stato meglio che proprio Firenze rimanesse la capitale. Roma è troppo gravata di storia, Roma è la città del Papa, che tanta influenza, non sempre benefica, ha avuto sulla storia nazionale. Roma era la capitale di un impero, ed è la capitale della cristianità. Firenze è la vera patria morale degli italiani e della loro lingua.
L’Italia è nata più da Dante che da Ottaviano Augusto o dalla cattedra di Pietro. Ormai però è tardi. Aldo Cazzullo