• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale
  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

GINO SEVERINI

16/07/2019

Museo del Novecento Firenze                      12 luglio – 10 ottobre 2019

GINO SEVERINI (CORTONA 1883 – PARIGI 1966) È IL PROTAGONISTA DEL QUINTO APPUNTAMENTO DI SOLO, CICLO ESPOSITIVO CHE INTENDE OFFRIRE UN CONCISO E STUDIATO RITRATTO DI ALCUNI GRANDI MAESTRI DEL NOVECENTO.

La mostra , resa possibile grazie al sostegno di Banca Monte dei Paschi di Siena, si concentra sulla produzione risalente agli anni Venti e Trenta dell’artista toscano, proponendo una selezione di opere in cui l’iconografia dei soggetti è legata alla Commedia dell’arte, al teatro e alla musica. A partire dagli anni Venti, Severini si appassiona infatti alle figure e alle vicende di maschere della commedia dell’arte, come Pulcinella e Arlecchino. Clown, saltimbanchi, eroi del circo stavano affascinando numerosi artisti quali Picasso, Gris e Rouault, musicisti come Stravinskij, che aveva composto nel 1919-1920 il balletto neoclassico «Ballet avec chant» Pulchinella (Musique d’après Pergolesi), e impresari come Djagilev. Le occasioni principali per cimentarsi con questi temi sono rappresentate per Severini dalla decorazione di due ambienti privati: il Castello di Montegufoni, di proprietà di Sir George Sitwell, nei pressi di Firenze (1921-22) e la Maison di Léonce Rosenberg, suo mercante francese, a Parigi (1928-29).

L’esposizione ospitata nelle sale al secondo piano del museo,riporta per la prima volta in Italia una selezione di gouaches relative alla Sala delle Maschere di Montegufoni, dove Severini recupera la tradizione dell’affresco. La mostra presenta inoltre quattro dei sei pannelli che decoravano la dimora Rosenberg, in cui paesaggi classici ricchi di riferimenti all’antico sono animati dalle maschere. Completano la mostra alcuni disegni preparatori relativi ad entrambe le decorazioni e diversi documenti che attestano le ricerche attorno a questi soggetti: materiali che rivelano con vivida concretezza lo studio della geometria e delle leggi della proporzione che ha guidato Severini nell’elaborazione delle forme e che nutrirà anche le pagine di Du Cubisme au classicisme (1921). La ricerca di una purezza stilistica incontra le vicende umane e sociali rappresentate dalle maschere, restituendo un mondo gioioso, ma al tempo stesso malinconico. Queste opere, successive alla stagione delle avanguardie, si inseriscono nella tendenza ad un nuovo classicismo, tipica del clima artistico e culturale tra le due guerre, che trova in Severini un attento anticipatore come testimoniato dalla celebre Maternità del 1916, con la quale si apre la mostra.

Gino Severini (Cortona, Arezzo 1883 – Parigi 1966) si trasferisce giovanissimo a Roma, dove conosce Umberto Boccioni, con cui frequenta lo studio di Giacomo Balla avvicinandosi alla tecnica divisionista. Dal 1906 si sposta a Parigi, alternando soggiorni e viaggi in Italia. Nella capitale francese frequenta gli ambienti della bohème e stringe amicizia con artisti come Modigliani, Braque, Picasso e Gris, e con poeti e critici quali Apollinaire, Jacob e Fort.Tra i firmatari del Manifesto della pittura futurista (1910), nel 1912 partecipa alla prima mostra collettiva dei futuristi presso la Galleria Bernheim-Jeune di Parigi. I lavori di questo periodo, vicini alle ricerche cubiste e futuriste, indagano la visione simultanea dello spazio e del tempo, ottenuta con una scomposizione dei piani. Allo scoppio della Prima guerra mondiale prosegue le proprie ricerche in più direzioni, fino ad approdare ai volumi solidi e classici dell’opera Maternità (1916), esposta in mostra. Nel 1921 pubblica Du Cubisme au classicisme, in cui anticipa il clima europeo del “ritorno all’ordine”. Queste teorie verranno applicate anche negli affreschi eseguiti nel castello di Montegufoni nel 1921 su commissione di Sir George Sitwell e grazie al tramite di Léonce Rosenberg, suo mercante parigino. Tornato a Parigi, frequenta il filosofo cattolico Maritain e inizia a dedicarsi a temi sacri, lavorando a grandi cicli decorativi. In quegli anni è tra gli esponenti degli Italiens de Paris e in Italia partecipa alle principali manifestazioni di ambito nazionale. Al 1929 risale la decorazione con Pulcinella e altre maschere per Casa Rosenberg a Parigi, dove lavora al fianco di Savinio, De Chirico e Picabia. Si dedica molto anche alla scenografia, con lavori per il Maggio Musicale Fiorentino e La Fenice. Nel dopoguerra si stabilisce a Meudon e prosegue la sua ricerca stilistica, con un interesse crescente verso l’astrazione.

A cura di Lino Mannocci e Sergio Risaliti

MUSEO NOVECENTO
Piazza Santa Maria Novella 10, 50123 Firenze, Italia 

Orario estivo (1 aprile – 30 settembre)

Lun – Mar – Mer – Sab – Dom | 11:00 – 20:00
Giovedì| 11:00 – 14:00
Venerdì | 11:00 – 23:00
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura

 Biglietti

Intero  € 9,50

Ridotto € 4,50

Fino a 18 anni Gratuito

 

 

 

 

 

 

 

Correlati

Pubblicato in: Mostre
Post precedente:In difesa della modernità
Post successivo:Museo della Grafica Palazzo Lanfranchi

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

L’Occidente è sulla via del tramonto?

Video

Convegno “La morte di Giacomo Matteotti nel clima politico della Firenze degli anni 20 del novecento”

Prossimi appuntamenti

FESTA DELL’INDIPENDENZA TOSCANA

18/04/2025

BUONA PASQUA

16/04/2025

Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera

14/03/2025

Lettere al Direttore

Anche il liberale Gobetti condivideva il giudizio di Gramsci sul Risorgimento come “rivoluzione mancata”

02/02/2025

Focus

Una vita contro

21/04/2025

Tribuna

1947: una canzone di Sergio Endrigo

09/02/2025

Luoghi

Firenze: città di pietra.

08/02/2025

Mostre

Tra le meraviglie di Foggini

11/04/2025

Rassegna stampa

Se si eleva la cultura militare a valore assoluto

10/04/2025

Pubblicazioni

Così le donne salirono in cattedra

23/03/2025

RisorgimentoFirenze.it nella tua mail

E' possibile ricevere un messaggio e-mail ad ogni nuova pubblicazione sul nostro sito.
Basta inserire il proprio indirizzo di posta elettronica nella casella sottostante. Il servizio è gratuito e può essere interrotto in ogni momento.

Unisciti a 98 altri iscritti

IL PARTITO D’AZIONE IN TOSCANA

25/03/2025

Alla tradizione mazziniana e democratica del Partito d’Azione risorgimentale s’ispirò, nel riprenderne il nome, uno dei movimenti politici dell’opposizione antifascista. Alla formazione dell’ideologia di questo …

DI SPALLE A QUESTO MONDO

13/03/2025

" Bisognerebbe che tutte le Potenze belligeranti, nella Dichiarazione di guerra, riconoscessero reciprocamente il principio di neutralità dei combattenti feriti per tutto il tempo della loro cura e che adottassero …

8 MARZO 2025. La preveggenza di ANNA KULISCIOFF

09/03/2025

Nel centenario della morte, al   Museo del Risorgimento di Milano documenti, lettere, giornali, opuscoli ricostruiscono l’esperienza politica della socialista, che già tra Ottocento e inizio Novecento si …

Per un’Europa libera e forte

01/03/2025

La libertà è come l’aria: ci si accorge quanto vale quando comincia a mancare Piero Calamandrei Sono passati già tre anni da quando la Russia di Putin ha invaso e devastato uno stato …

NEOBORBONICI, INUTILE DARE LA COLPA AD ALTRI ITALIANI

22/02/2025

LETTERE al Corriere della Sera 21febbraio 2025 Caro Aldo, ho letto la sua pseudo intervista a Roberto Andò. Lei non perde occasione per mettere in cattiva luce il Sud. Lei mitizza una impresa finanziata solo …

“M” VA A ROMA

06/02/2025

Mussolini al lavoro in via dell’Impero, oggi via dei Fori Imperiali Si intitola “Una capitale per l’Italia”, sottotitolo “Per un racconto della Roma fascista” l’ultimo saggio di Ernesto Galli della Loggia appena …

Montale, geniale dilettante

05/02/2025

Nel 1925 usciva «Ossi di Seppia», esordio poetico del premio Nobel, che diceva di sé «ho scritto sempre da povero diavolo» e che a Firenze avrebbe diretto il Vieusseux I montaliani Ossi di seppia, usciti a Torino …

La residenza sovrana di Palazzo Pitti a Firenze

04/02/2025

Quando il 3 febbraio del 1865 «il migliore de’ re», Vittorio Emanuele II varcò la soglia di Palazzo Pitti per farne la sua residenza in attesa di Roma, il «Giornale Illustrato» salutava la Reggia quale «pupilla …

Il Risorgimento non è stata una rivoluzione incompiuta

01/02/2025

“…l’Italia non è regredita, non si è impoverita, non è emarginata, non è in declino; tutto ciò è avvenuto grazie al lavoro, allo sforzo, al comportamento degli italiani nel loro complesso. Ecco perché bisogna …

GIORNATA DELLA MEMORIA. La vittima del fascismo, Enrica Calabresi, raccontata in musica, al Funaro di Pistoia

27/01/2025

Al Funaro, Centro Culturale di Pistoia, la storia di una studiosa brillante: con le leggi razziali perse il lavoro e poi fu arrestata a Firenze La storia di una scienziata ebrea, del suo brillante percorso …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi