A cura delle dell’Associazione Dalle Terre di Giotto e dell’Angelico
Editore Masso delle Fate
Indice:
- “Storia antica del colle di Vespignano” di Fabrizio Scheggi;
- “La nascita e le vicende del castellotto” di Nicola Cipriani;
- “Una cappella, un Beato, una chiesa” di Paolo Marini;
- “Giotto e l’invenzione della realtà” di Marco Pinelli;
- “Il campanile da tener coperto (Campanile di Giotto)” di Luciano Artusi;
- “Tra realtà e leggenda” di Fabrizio Scheggi;
- “Giosuè Carducci, Giotto e il Mugello” di Aldo Giovannini;
- “Una villa nata sulla “via santa”: Testo a cura dell’Associazione Dalle Terre di Giotto e dell’Angelico;
- “Sinfonie, fantasie, stornelli toscani e arie dedicate a Giotto” di Sabrina Landi Malavolti;
- “La Casa di Giotto a Vespignano” di Adriano Gasparrini;
- “Giotto bambino” di Paolo Paron;
- “Bice, la più giovane e più brutta figlia di Giotto di Bondone, cerca marito” di Lanfranco Villani;
- “Il sogno di Giotto” di Tebaldo Lorini;
- “Ricollocate le ossa di Giotto in Santa Maria del Fiore” di Aldo Giovannini;
- “L’associazione culturale “Dalle terre di Giotto e dell’Angelico” di Bruno Confortini;
- “Percorso botanico sul Colle di Vespignano” di Paolo Luzzi e Gianni Gasparrini;
- “Postfazione” di Alessandro Sarti.
Un viaggio alla scoperta del Giotto uomo e del territorio che lo vide nascere, il Colle di Vespignano nel Mugello con una storia millenaria, ricca di fascino e ancora da scoprire. Tanti contributi inediti importanti che per la prima volta ci svelano un territorio e colui che da qui si mosse per portare altrove la sua nuova visione di un arte che in Occidente non sarebbe stata più la stessa.
Dal Castellotto di Vespignano alla Cappellina della Bruna, Giotto e l’invenzione della realtà, ma anche il Campanile e le burle che lo videro protagonista, e ancora Giosuè Carducci e il Mugello, la via Santa, la musica tra sinfonie, fantasie e stornelli toscani dedicati a Giotto, e ancora la casa, Giotto bambino, la figlia Bice, il Sogno di Giotto, la cerimonia nel 2001 quando i resti dell’artista furono ricollocati in S. Maria del Fiore a Firenze, la vita dell’associazione con le numerose attività dal 2005 e poi dal 2010 in sede stabile nella Casa di Giotto e infine il Giardino botanico con settanta specie legate alla tradizione officinale mugellana. Ogni capitolo è arricchito da un abstract in inglese e da tantissime immagini, dalle opere del Maestro alle fotografie alle opere d’arte degli artisti della Casa di Giotto che sappiamo essere scuola di arti e in particolare di pittura.
“ L’idea del libro venne fuori durante un incontro del corso di pittura – spiega il presidente dell’associazione Giuliano Paladini in merito alla genesi del progetto editoriale – pensando a qualche attività da organizzare per il 2017. Ne abbiamo ragionato un po’ su e quando si è presentata l’idea, tutti furono entusiasti di aderire al progetto. Di Giotto, certo, si è già scritto tanto, ma noi volevamo far raccontare qualcosa di particolarmente legato a questi luoghi, al colle, alla Casa di Giotto, proprio dalla gente che ha vissuto alla sua ombra. Si trattava anche di mettere un po’ a nudo i nostri sentimenti – prosegue Paladini – o comunque di cimentarsi in una forma di creatività insolita per noi, rispetto a ciò che facciamo nella vita di tutti giorni. Il nostro intento, infatti, voleva andare oltre al fatto di venire qua a dipingere o mettere in mostra il quadrettino: volevamo evidenziare quanto questo posto fosse speciale per noi, perché ci fa incontrare, esprimere, imparare ma anche sognare!”
L’Associazione culturale Dalle Terre di Giotto e dell’Angelico è composta esclusivamente da volontari che prestano la loro opera presso la Casa di Giotto, concessa in convenzione dal Comune, allo scopo di valorizzare il territorio dove operano e le risorse culturali presenti