L’«invenzione» del Milite Ignoto e la narrazione del Paese
Aldo Grasso Corriere della Sera 4 novembre 2021
Per Rai Storia Nicola Maranesi e Marco Mondini hanno presentato una formidabile puntata sul Milite Ignoto: «L’ultimo eroe. Viaggio nell’Italia del Milite Ignoto». Il programma ha ripercorso il lento viaggio in treno della bara, accolta in ogni stazione da folle reverenti, dalla Basilica di Aquileia fino all’arrivo a Roma, dove il 4 Novembre 1921, a tre anni esatti dalla vittoria italiana nella Grande guerra, si celebrò l’atto finale della sepoltura all’Altare della Patria. Quella cerimonia, il rito collettivo di una Nazione che si riconosce nel sacrificio dell’eroe postumo, è stata probabilmente il primo grande evento mediatico della storia d’Italia.
Costruito con una attenzione scenografica che oggi non può che stupire. Non solo per la cerimonia in sé (la velocità moderata del treno consentì alle folle inginocchiate lungo il percorso di esprimere sentimenti di venerazione), non solo per la colonna sonora che accompagnò la liturgia patriottica («La canzone del Piave»), non solo per la presenza costante di coprotagonisti (ex combattenti, mutilati, vedove, orfani), ma soprattutto perché fu girato un film, Gloria: Apoteosi del soldato ignoto, per documentare tutte le fasi della cerimonia, dalla preparazione del carro funebre allestito a Trieste al momento più toccante: la scelta del caduto, tra undici salme di morti ignoti, che simboleggerà il sacrificio della Nazione intera (scelta affidata a Maria Bergamas, madre di un volontario triestino disperso in guerra).
L’«invenzione» del Milite Ignoto (che fecero anche altri Paesi) è una narrazione di cui l’Italia aveva estremamente bisogno: creare un’icona per rispondere all’angoscia che la guerra aveva generato, per «monumentalizzare» i caduti, per conciliare la religione cattolica con la religione della Patria, per creare una liturgia inclusiva che desse un senso a troppi morti («la storia del nostro lungo travaglio, la storia della nostra grande vittoria»).
4 NOVEMBRE 2021. Il Presidente Mattarella onora il Milite Ignoto