A 50 anni dalla promulgazione dello Statuto dei lavoratori
Idee per il lavoro
Autore Gino Giugni
A cura di Silvana Sciarra
Edizione Laterza
Anno 2020
Pag. 160
Euro 20,00
Le ‘idee per il lavoro’ che, più di altre, hanno caratterizzato l’opera di Gino Giugni, si intrecciano inevitabilmente con i tempi in cui sono state generate, si colorano delle passioni e delle tensioni che attraversano il dibattito pubblico, si calano dentro precise scelte di metodo, destinate ad affinarsi e a divenire funzionali alla realizzazione di progetti riformatori. Il fatto che esse possano essere fruibili nel dibattito contemporaneo dimostra la solidità delle basi teoriche su cui erano state costruite e l’accuratezza dell’analisi storica che le ha conformate.” (Dall’Introduzione di Silvana Sciarra)
Gino Giugni (Genova 1927-Roma 2009) si colloca fra i fondatori del diritto del lavoro nell’Italia repubblicana. La pratica della comparazione giuridica, l’attenzione verso l’analisi storica, la conoscenza della cultura sindacale e imprenditoriale alimentano la formazione di un giurista antiformalista, ancorato a solide radici teoriche. Interprete dell’autonomia collettiva e del diritto vivente dei gruppi organizzati, Giugni ha caratterizzato in modo originale l’evoluzione della materia, sia a fianco del legislatore, sia nell’ispirare nuove generazioni di giuristi del lavoro. L’impegno politico, dispiegatosi intensamente fra gli anni Settanta e Novanta, completa il profilo di uno studioso incisivo e innovativo. (Enciclopedia Treccani)
Chiamato a dirigere l’ufficio legislativo del ministero del Lavoro (1968-74) Giugni segue l’attuazione di importanti riforme, fra cui la legge 20 maggio 1970 nr. 300, lo Statuto dei lavoratori. Senatore dal 1983 al 1994 e poi deputato fino al 1996, ricopre la carica di ministro del Lavoro nel governo guidato da Carlo Azeglio Ciampi fra il 1993 e il 1994.