A Firenze, in via di Ripoli all’altezza dell’incrocio con via Benedetto Accolti, si trova un triangolo di terreno racchiuso da una ringhiera, all’interno della quale è posta una colonna spezzata.
Questo luogo è chiamato Canto degli Aretini, ed è una sorta di enclave Aretina in terra di Firenze, a tutti gli effetti di proprietà, e sotto la giurisdizione del comune Arezzo. Questa colonna sta a ricordare la storica battaglia di Campaldino, combattuta nell’omonima piana oltre il passo della Consuma,l’11 giugno 1289. Alla battaglia, che decretò la sconfitta dei Ghibellini, Dante ventiquattrenne partecipò in qualità di feditore a cavallo. (una sorta di prima linea scelta) Un contributo decisivo alla vittoria delle truppe Guelfe lo fornì Corso Donati, che undici anni più tardi, all’incirca nel 1300,quando i Guelfi si erano divisi in due fazioni,(bianchi e neri) con un colpo di mano, rovesciò il governo Fiorentino allora in carica, e fu determinante nel causare l’esilio di Dante. La battaglia causò circa 1700 morti e 2000 feriti fra le fila ghibelline. Circa un migliaio di prigionieri feriti furono trasferiti nelle carceri fiorentine, e molti di loro morirono di stenti di li a poco. Di un centinaio di questi(dei più poveri) nessuno reclamò il corpo, cosicché furono sepolti in una fossa comune nei pressi dell’attuale via di Ripoli. La colonna fu collocata nel 1921 ( tre anni dopo la vittoria italiana nella grande Guerra, che vide uniti gli italiani di ogni campanile),per volontà del comune di Arezzo e sulla base furono scolpite le seguenti parole commemorative dettate da Isidoro del Lungo:
SVLLA VIA LUNGO LA QVALE L’OSTE FIORENTINA MOVEVA LE INSEGNE PER ANDARE IN TERRA DI NEMICI,QVESTO COSIDDETTO CANTONE DI AREZZO,CHE È DEL COMUNE GHIBELLINO PROPRIETA’,D’IGNOTA SECOLARE ORIGINE,RICEVEVA DAL VERSO IMMORTALE DEL POETA COMBATTENTE IN CAMPALDINO,MEMORIA DEGLI INFAVSTI ODII DA CITTA’ A CITTA’,OGGI NELL’ITALIANA CONCORDE POTENZA,ABOLITI PER SEMPRE.
Il poeta combattente in Campaldino è Dante Alighieri,
che ricorda la battaglia all’inizio del XXII canto dell’Inferno:
Io vidi già cavalier muover campo,
e cominciare stormo e far lor mostra,
e talvolta partir per loro scampo;
corridor vidi per la terra vostra,
o Aretini…
Da Itinerari Danteschi a cura di ROBERTO NALDINI