Frutto di minuziose ricerche d’archivio, questo libro racconta quasi centocinquant’anni di vita di un quotidiano divenuto presto il più influente della penisola.
Autori Pierluigi Allotti e Raffaele Liucci
Editore il Mulino
Collana Biblioteca Storica
Anno 2021
Pagine 528
Prezzo € 30,00
«Giammai l’annunzio d’un giornale suscitò tanti e sì furibondi attacchi. Si capiva che stava per aprirsi una bocca che non sarebbe stata facile chiudere» – Eugenio Torelli Viollier
Il 5 maggio 1876 usciva a Milano il primo numero del «Corriere della Sera», fondato e diretto da un intraprendente napoletano, Eugenio Torelli Viollier. Frutto di minuziose ricerche d’archivio, questo libro racconta quasi centocinquant’anni di vita di un quotidiano divenuto presto il più influente della penisola. I direttori, gli amministratori, le grandi firme e gli scrittori che vi hanno collaborato, ma anche Milano, la sua borghesia e le dinastie imprenditoriali succedutesi alla proprietà. Nel palazzo di via Solferino, trasfigurato da Buzzati nella Fortezza Bastiani del Deserto dei Tartari, s’è riflessa l’intera storia d’Italia. E la storia di questo giornale – dalle pressioni politiche agli arrembaggi finanziari, dalle lotte intestine ai certami sindacali, dal frastuono delle rotative al ticchettio delle macchine da scrivere – rivive in queste pagine, assieme all’orgoglio di un mestiere ancora indispensabile.
I due autori del libro, Pierluigi Allotti e Raffaele Liucci, si sono divisi il lavoro a metà (Allotti, docente di Storia del giornalismo alla Sapienza di Roma, è arrivato alla vigilia del 25 luglio 1943; Liucci, biografo con Sandro Gerbi di Indro Montanelli, e autore di una bella monografia su Leo Longanesi, è arrivato sino al 1992)
Redazione del Corriere della Sera in via Solferino Milano