Piazza del Duomo, 20, 50122 Firenze
Il 20 gennaio 2016 – nell’ambito delle celebrazioni per il Santo patrono San Sebastiano – è stato inaugurato il nuovo Museo della Misericordia, posto al quarto piano della Sede in piazza Duomo. Il percorso museale si snoda in 14 sale, distribuite in circa 600 metri quadri e la scelta delle opere, dei documenti d’archivio e degli oggetti è avvenuta con la preziosa collaborazione della Soprintendenza per le Belle Arti e Paesaggio di Firenze – nelle persone della Dott.ssa Maria Matilde Simari e della Dott.ssa Jennifer Celani – e delle archiviste Dott.ssa Barbara Maria Affolter e Dott.ssa Laura Rossi.
Nel percorso museale sono racchiuse le testimonianze di sette secoli di attività, di committenze artistiche, di lasciti e donazioni fino ad ora solo parzialmente visibili al pubblico perché conservate in uffici e archivi della Misericordia di Firenze. Si tratta di una ricca esposizione che racchiude circa ottanta pezzi molti dei quali appositamente restaurati per il Museo, tra manoscritti, quadri, stemmi, arredi, oggetti d’uso e manufatti dell’artigianato fiorentino; oltre ad una copia del 1500 dello Statuto dell’Arciconfraternita.
Il progetto è stato realizzato dallo studio degli architetti Noferi e Locorotondo ed è stato seguito dall’Ing. Mauro Romero in qualità di Capo di Guardia responsabile degli Immobili dell’Arciconfraternita e da Enrico Santini, Capo di Guardia responsabile del Museo e del Patrimonio Artistico. Il Museo sarà aperto a gruppi, che potranno usufruire di visite guidate gratuite. Le prenotazioni possono essere inviate al Responsabile del Patrimonio Artistico Enrico Santini (enrysantiny@hotmail.it), tramite il portale della Misericordia oppure scrivendo una e-mail a info@misericordia.firenze.it indicando l’eventuale data, l’orario, il numero dei partecipanti e il recapito cellulare dell’organizzatore.
Il Museo inizialmente sarà aperto il lunedì e il venerdì dalle 10.00 alle -12.00 e dalle 15.00 alle 17.00, mentre il sabato dalle 10.00 alle 12.00.
La Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze rappresenta una della più longeve istituzioni cittadine, essendo nata nel corso del 1200. La Confraternita, nota ai fiorentini semplicemente come La Misericordia, si è dedicata fin dall’inizio della sua storia al trasporto dei malati verso gli ospedali della città, alla raccolta di elemosine per maritare fanciulle povere, alla sepoltura dei bisognosi, e ad altre opere di carità. La fondazione è incerta: secondo una leggenda sarebbe stata opera del facchino Piero di Luca Borsi, mentre in un registro dell’Arciconfraternita datato 1361 è riportato che la Confraternita fu «cominciata per lo beato Messer Santo Pietro Martire dell’Ordine dei predicatori». Si trattò, in particolare, di una filiazione della Societas Fidei costituita nel 1244, col nome di Compagnia di Santa Maria della Misericordia La Confraternita si distinse rapidamente soprattutto per la costante attività nel campo del trasporto degli infermi, in special modo durante le sempre più frequenti pestilenze. In breve tempo crebbe di numero e popolarità, nonché inevitabilmente di ricchezza, quando iniziarono ad affluire donazioni e lasciti testamentari. Nel XIV secolo la Confraternita venne riconosciuta dal Comune come una vera e propria istituzione pubblica in una provvisione del 31 marzo1329 con la quale si dava ai Fratelli il diritto di eleggersi i propri responsabili (Capitani). Dall’anno della sua nascita sono passati quasi otto secoli, durante i quali la Misericordia non ha mai interrotto la sua missione di carità e solidarietà, sapendosi attualizzare rispetto al contesto storico e sociale in cui è stata chiamata ad operare, fondendo tradizione e modernità. Oggi il Sodalizio è chiamato ad affrontare nuove emergenze, offrendo una serie di servizi che vanno dai trasporti sanitari e sociali alle Residenze per Anziani, dal Consultorio Familiare agli Ambulatori specialistici, dalla Protezione Civile, con un importante Nucleo di Unità Cinofile da Soccorso, al Centro Ascolto Anti-Usura, dal noleggio gratuito di attrezzature sanitarie all’Aiuto Alimentare.