Concita Vadalà, figlia di un pittore siciliano, dopo studi scientifici partecipa prima ad un corso di tessitura “ per conoscere tecniche e materiali” e poi a Firenze si iscrive all’Opificio delle Pietre Dure per specializzarsi nel restauro tessile.
Attualmente nel suo laboratorio al Conventino di via Giano della Bella sta facendo con perizia e passione il restauro della bandiera dei veterani e reduci garibaldini, donata dalle patriote milanesi ai prodi toscani, gli studenti di Curtatone e Montanara…
Edoardo Lusena – Corriere Fiorentino
Ad una prima lettura la presentazione dei lavori di restauro tessile di questa giovane artigiana dell’Oltrarno fiorentino potrebbe rientrare tra i tanti articoli di cronaca sul rapporto della nostra città con la tradizione e il valore delle botteghe e dei laboratori di artigianato artistico, è la testimonianza invece di quel sentimento patriottico che dopo anni di oblio è rinato con forza con le celebrazione dei 150 anni dell’unità d’Italia l’anno scorso ( quanti tricolori abbiamo visto per le strade di Firenze !) e che non è venuto meno in questi primi mesi del 2012.
Il restauro della bandiera garibaldina si ricollega idealmente alla bella immagine di quattro donne fiorentine, che cuciono alcune camice rosse, nel dipinto del 1863 di Odoardo Borrani.
In Borrani più di un secolo fa giovani donne della borghesia fiorentina fanno la loro parte di patriote negli anni caldi della conquista dell’Unità ed Indipendenza italiana; nel laboratorio di via Conventino oggi un’artigiana ed un’artista, Concita Vadalà, dà il suo contributo a far sì che non venga meno il sentimento di coesione nazionale tra gli italiani, fondato anche sugli aspetti simbolici di una lacera bandiera garibaldina a cui ridare vita e colore.
Ieri la riscoperta dell’identità italiana è stato lo sforzo congiunto di popolani e borghesi, democratici e moderati, uomini e donne, donne che solo apparentemente hanno svolto un ruolo marginale nel Risorgimento.
Nel 2011, nella ricorrenza del centocinquantenario dell’unità italiana, le donne hanno partecipato in tante alle iniziative risorgimentali ed ancora oggi continuano a dare il loro contributo, come dimostra il restauro della bandiera garibaldina.
Il prossimo 8 marzo potrebbe essere l’occasione per ricordarlo.