Era stato preside per 18 anni, dal 1974 al 1992, della facoltà di Scienze Politiche“Cesare Alfieri” di Firenze.
Mercoledì 9 marzo 2016 si è spento il Prof. Luigi Lotti.
Nato a Trieste nel 1931, aveva trascorso la sua vita tra la Toscana e la Romagna, alle quali aveva dedicato le sue prime ricerche di storico. Allievo prima e poi assistente e collaboratore di Giovanni Spadolini presso la facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri”, ne era stato il preside per 18 anni dal 1974 al 1992. Di Lotti si ricordano l’attaccamento al dovere di docente, la precisione nella ricerca storica, la disponibilità costante per gli studenti e l’attenzione a quanto si produceva nel campo degli studi di storia moderna e contemporanea. Questo si è visto soprattutto negli anni – dal 1992 fino a pochi anni fa – come presidente dell’Istituto storico italiano per l’Età moderna e contemporanea. Questo incarico lo costrinse a trascorrere molto tempo a Roma e in questa veste fu membro della “Commissione per la ricostruzione delle vicende che hanno caratterizzato in Italia le attività di acquisizione dei beni di cittadini ebrei” istituita con DPC il 1 dicembre 1998. Partecipò ai lavori mettendo in evidenza, oltre alla sua conoscenza del periodo storico in esame, la sua profonda pietas per le vittime e il senso civico di chi documenta con dolore la meschinità di tanti connazionali. Nonostante questi impegni però il professore continuò a insegnare a Firenze e a partecipare a convegni, eventi, con interventi mai improvvisati. E così è stato fino agli ultimi convegni. Anche quando il suo compito era solo quello di presiedere e coordinare i lavori, Lotti non mancava di far sentire la sua profonda conoscenza degli argomenti trattati, commentando, sempre con rispetto per il relatore, così che tutti – relatore e ascoltatori – ne ricavavano un arricchimento delle argomentazioni esposte.
Negli ultimi anni oggetto dei suoi interessi erano stati ancora l’Ottocento e il Risorgimento in particolare, tanto che a Ravenna, la città dove aveva frequentato il liceo e dove era presidente della Fondazione Casa Oriani, aveva presieduto il comitato per il 150° anniversario dell’unità d’Italia. A Firenze il 29 e 30 ottobre 2015 aveva partecipato al convegno 1865. Questioni nazionali e questioni locali nell’anno di Firenze Capitale organizzato dalla Società Toscana per la Storia del Risorgimento.
Il rigore dello studioso non faceva velo al calore nei rapporti con gli altri: con gli studenti prima di tutto, con i colleghi e con quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo e frequentarlo. Aveva una gioia di vivere che, accompagnata al garbo del gentiluomo, gli procurava la simpatia e l’amicizia di tanti.