Storia del fiume e del territorio nella carte d’archivio
Archivio di Stato di Firenze Viale Giovine Italia 6
9 ottobre 2016/4 febbraio 2016
La mostra progettata nell’ambito delle manifestazioni promosse dal Comitato di coordinamento del “Progetto Firenze 2016”, è stata organizzata dal’Archivio di Stato di Firenze in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana e dalla Deputazione di storia patria per la Toscana, con il contributo dell’Associazione Amici dell’Archivio di Stato di Firenze, ed ha ricevuto il patrocinio della Regione Toscana, della Città Metropolitana, del Comune di Firenze, delle Università di Firenze e Siena.
L’esposizione, cui collaborano studiosi di diversi enti cittadini, ricostruisce la storia del fiume Arno, sorgente essenziale di prosperità per Firenze ma anche causa di disastri idrogeologici, lutti e distruzioni. I molteplici materiali (documenti, cartografie, disegni, progetti originali, fotografie, opere d’arte) di cui la mostra si compone mettono in luce questa dualità, presentando al pubblico tanto le attività produttive e ricreative che l’Arno offriva, quanto le devastazioni – a partire dalla prima di cui si ha attestazione, quella del 1177, fino all’ultima, quella del 1966, che questa mostra si propone di ricordare.
Il 50° anniversario dell’alluvione di Firenze si pone quindi come importante spunto di riflessione riguardo il rapporto dialettico tra la città e il suo fiume, ricostruendo la vicenda dell’Arno tramite la ricca documentazione storica che l’Archivio conserva, come le centinaia di piante e disegni sul corso dell’Arno e il suo bacino, sul territorio e i centri abitati che attraversa dal Casentino al mar Tirreno, progetti eseguiti dai più noti ingegneri dal 500 all’800 che saranno il cuore dell’esposizione, ma anche osservando da vicino un’autentica barca usata dai renaioli d’Arno, con i tipici attrezzi di lavoro.
La mostra si articola in tre sezioni, con le prime due dedicate alla storia di lungo periodo del fiume e del territorio circostante, con speciale riguardo a Firenze e all’area propriamente fiorentina.
Nella terza sezione, si affrontano gli effetti e le conseguenze dell’impatto che le acque dell’Arno, ebbero sul patrimonio archivistico allora conservato nelle 40 sale ai piani terreni degli Uffizi, nonché su molti altri archivi pubblici e privati della città, ricordando la sollecita, instancabile, generosa risposta delle istituzioni e da tanti cittadini, specialmente i giovani “angeli del fango”, che fin da subito consentì le operazioni di salvataggio e recupero della maggior parte del patrimonio danneggiato, in modo che potesse essere successivamente restaurato.
Lo sguardo abbraccia gli interventi che anche la Soprintendenza Archivistica della Toscana svolse con energica tempestività a favore del recupero e del restauro della documentazione di archivi comunali, ecclesiastici e familiari gravemente danneggiati nel 1966, e si estende ad ulteriori alluvioni, al di fuori del bacino dell’Arno, che ancora in anni più recenti hanno danneggiato il patrimonio archivistico della Regione, e si sofferma sul progresso tecnico compiuto nelle procedure del restauro dei documenti per rimediare ai danni causati dalle acque.
Un tema tanto vasto e importante come quello dell’Arno ha trovato testimonianze in tante altre istituzioni culturali fiorentine e non solo. Si offrirà infatti l’occasione di conoscere la speciale ricchezza di diversi archivi, collezioni documentarie e di opere d’arte, da cui provengono molti prestiti significativi per questa esposizione. La mostra, oltre che di documenti, è quindi ricca di una grande varietà di oggetti, e il catalogo, edito da Polistampa, accoglie le immagini di tutto quanto esposto, illustrato da competenti professionalità, archivisti, storici, studiosi di geografia storica, storici dell’architettura, storici dell’arte, che hanno contribuito alla sua realizzazione.
La mostra avrà un taglio prevalentemente didattico e sono stati presi gli opportuni contatti per offrire alle Scuole la possibilità di avvicinare direttamente i documenti e far conoscere il territorio e la sua storia alle giovani generazioni. Sono previste visite guidate alla mostra anche per associazioni culturali, gruppi di cittadini e turisti. (prenotazioni[at]cscsigma.it)
Saranno organizzati eventi collaterali il cui calendario è consultabile sul sito www.archiviodistato.firenze.it
La mostra ad ingresso libero, sarà visitabile ai seguenti orari: da lunedì a venerdì ore 9-17, sabato 9-13, escluse domeniche e festività; aperture straordinarie festive: ottobre: 16, 23, 30 ore 10-17.30 – novembre: 1°, 6, 13, 20, 27 ore 10-13.30.