La Biblioteca Pietro Thouar si trova in via Mazzetta, accanto a Piazza Santo Spirito, al pian terreno di Palazzo Guadagni nel quartiere di Oltrarno a Firenze.Si tratta della prima biblioteca comunale della città, fondata nel 1914. È un’istituzione aperta a tutti specializzata nella divulgazione culturale e nel prestito anche per motivi di evasione e svago. Conserva 22.000 volumi tra saggi e narrativa, oltre ai quotidiani, le riviste e pubblicazioni ufficiali, con sezioni costantemente aggiornate.Nel corso dell’ anno 2015 verrà trasferita in una sede più ampia e luminosa alle Leopoldine in Piazza Torquato Tasso sempre nell’Oltrarno.
Pietro Thouar
(Firenze, 23 ottobre 1809 – Firenze, 1º giugno 1861) Dopo un primo impiego come correttore di bozze presso la tipografia di Vincenzo Batelli, nel 1832 Thouar inizia a collaborare alla rivista Il nipote di Sesto Caio Baccelli, con stornelli, poesie, bozzetti. Nel 1834 comincia a pubblicare, anonimo, il Giornale dei fanciulli; nel 1847 fonda con Mariano Cellini il Catechismo politico o Giornaletto dei popolani. Nel 1848 è nominato direttore della Pia Casa di Lavoro di Montedomini, e nel 1860 ottiene la direzione della prima scuola magistrale maschile di Firenze.Affiliato alla Giovine Italia, si accosta successivamente al partito moderato; nel 1849 è eletto alla Costituente italiana ma rinuncia al mandato; accetta invece la deputazione all’Assemblea toscana del 1859.Thouar diverrà celebre soprattutto per i suoi racconti, destinati al pubblico della scuola, pubblicati a partire dai primi anni trenta e poi riuniti in raccolte uscite dagli anni quaranta in poi, con numerosissime edizioni e titoli, tra i quali: Racconti per fanciulli, Racconti in dialogo, Racconti per giovinetti, Racconti popolari, Nuovi racconti offerti alla gioventù italiana, Saggio di racconti offerti ai giovinetti italiani
Palazzo Guadagni
è un palazzo rinascimentale di Firenze, situato in piazza Santo Spirito all’angolo con via Mazzetta, che spicca con la sua mole tra le numerose case quattrocentesche che circondano la piazza. Le forme, prestigiose ma tuttavia domestiche e prive di sfarzi, hanno fatto da modello a tanti edifici fiorentini.Il palazzo fu costruito per il mercante di seta Riniero di Bernardo Dei dopo il 1502, su un’area occupata dalle case della famiglia, in una zona tipicamente abitata da piccoli mercanti e artigiani.L’architetto fu probabilmente Simone del Pollaiolo detto il Cronaca, anche se alcuni storici fanno il nome di Baccio d’Agnolo. Dopo l’estinzione della famiglia Dei nel 1683 il palazzo venne lasciato in eredità alla compagnia dei Buonomini di San Martino, la quale lo vendette all’asta e fu così acquistato dalla famiglia Guadagni. A metà del XIX secolo l’ultima discendente si sposò con il marchese Dufour Berte, i cui discendenti posseggono ancora il palazzo.Nella seconda metà del XIX secolo Giuseppe Poggi intervenne nel palazzo, creando un accesso per le carrozze e delle nuove scuderie. Fu anche rifatto lo scalone principale, con uno stile più moderno ed un diverso orientamento. Durante il periodo di Firenze Capitale ospitò il ministro Urbano Rattazzi, poi nell’epoca successiva fu abitato dal conte Valfredo Della Gherardesca. Dal 1912 al 1964 vi ebbe sede l’istituto Germanico di Storia dell’Arte (che oggi è presso il palazzo Zuccari di via Giusti).