Comune di Seravezza ( Lucca)
Fu nel 1517 che Michelangelo trovò il suo marmo ideale scalando il Monte Altissimo, oggi in provincia di Lucca. Lo definì “di grana unita, omogenea, cristallina”, e lo paragonò allo zucchero. Con l’appoggio di Papa Leone X, progettò un piano per estrarre blocchi di marmo dalla montagna e trasportarli fino a Firenze per decorare la facciata della chiesa di San Lorenzo. La città di Firenze ebbe una via esclusiva per l’estrazione e il trasporto del marmo e concesse a Michelangelo il diritto di utilizzare la cava, che è tuttora attiva grazie alla società Henraux di Querceta ( Lucca), una delle più importanti aziende nel campo dell’escavazione e della lavorazione del marmo e del granito.
“La nostra cava delle Cervaiole, situata sulle propaggini meridionali di Monte Altissimo, si impone al visitatore per la spettacolarità del paesaggio, che spazia sugli scenari grandiosi delle Alpi Apuane e abbraccia il vasto orizzonte marino, dal golfo di La Spezia fino a Livorno, e stupisce per l’ambiente surreale costituito dalle geometrie di piani verticali e orizzontali determinati dal taglio delle bancate di marmo.
La luce si riflette sulle pareti vertiginose, candide e lucenti, che delimitano lo spazio di fantastiche cattedrali scavate nella montagna, da dove viene estratto uno dei marmi più pregiati al mondo: l’Arabescato, un marmo bianco dalle venature grigie.
Uno scenario indimenticabile, dove uomini e macchine sono impegnati nelle attività estrattive, utilizzando metodi fondati su una plurisecolare esperienza sostenuta dalla più avanzata tecnologia.
Un lavoro difficile e delicato, che la fotografia, anche la più specializzata, può documentare solo in parte. Qui si estrae da quasi duecento anni la materia nobile che rappresenta il nostro orgoglio e a cui è legata tutta la storia di questa azienda: i nostri marmi sono stati utilizzati – e tutt’ora lo sono in Italia e all’estero – per la realizzazione dei più importanti progetti architettonici mai eseguiti con materiali naturali, e di sculture firmate dai più noti maestri contemporanei.”
Dal Sito della società Henraux