Durante il XVII secolo, Torino fu coinvolta in un grande processo di ampliamento (il secondo della sua storia) verso il fiume Po. Durante questo periodo la capitale del regno sabaudo si arricchì di numerose strutture culturale quali il Teatro, l’Università e le varie accademie. La storia antica della Cavallerizza Reale di Torino inizia in questo contesto, che vede coinvolti per decenni gli architetti più importanti dei sovrani sabaudi, da Castellamonte a Iuvarra fino ad Alfieri.
Alle spalle del Teatro Regio, seguendo via Verdi da un lato e i Giardini Reali dall’altro, si estende il complesso della Cavallerizza Reale, uno dei gioielli architettonici meno conosciuti di Torino. Appartiene alla cosiddetta zona di comando del capoluogo sabaudo, che unisce tutti i luoghi del potere torinese, in un affascinante unicum, dal Duomo e dal Palazzo Reale, sulla cui unione troneggia la Cappella della Sindone, fino, attraverso la lunga manica della Segreteria Reale, al Teatro Regio, all’Accademia ed appunto alla Cavallerizza Reale, nata per educare i giovani nobili, la futura classe dirigente dello Stato.
L’edificio, progettato nel 1740 in stile barocco dall’architetto Benedetto Alfieri e realizzata dall’ingegnere Amedeo di Catellamonte, veniva utilizzato per l’esecuzione di esercitazioni equestri. Nel 1840 l’edificio subì una profonda trasformazione su progetto dell’architetto Ernest Melano. Il 13 luglio 1943 il complesso fu danneggiato da un bombardamento.
Per anni la Cavallerizza Reale ha ospitato il Teatro Stabile di Torino che aveva adibito i suoi locali a ribalta, magazzini e laboratori. Una riduzione delle produzioni portò lo Stabile alla restitizione della struttura al Comune che ne è attualmente il proprietario. Nel 2014 ci fu il tentativo di vendere ai privati la struttura per la realizzazione di abitazioni di lusso, ma il progetto si fermò a distanza di un anno anche a causa della protesta crescente della cittadinanza, culminata nell’occupazione di parte dello stabile. A marzo del 2019 il comune di Torino ha siglato un accordo con Cassa depositi e prestiti per cercare partner privati che contribuissero alla ristrutturazione dell’intero complesso. L’edificio purtroppo stato interessato da tre intensi incendi di origini dolose: uno nel 2014, uno nel 2016, e un altro nel mese di ottobre di quest’anno
La Cavallerizza Reale di Torino è stata dichiarata nel 1997 patrimonio dell’Unesco