La chiesa di San Michele a Monteripaldi, di modeste dimensioni e di antica fondazione, si trova nel Comune di Firenze sulla collina di Arcetri nella zona del Pian dei Giullari.
Più esattamente si trova sopra la storica cava di pietra forte di Monteripaldi, attualmente inattiva.Questa zona collinare ha ancora oggi una vocazione agricola ed è caratterizzata, oltre che dalla presenza di storiche ville, da numerosi oliveti. Il complesso edilizio di San Michele è costituito, oltre che dalla chiesa e dal campanile, anche da una serie di unità immobiliari tra le quali la vecchia Canonica e un piccolo chiostro trecentesco. La chiesa prospetta direttamente sulla strada comunale, via San Michele a Monteripaldi, dalla quale vi si accede attraverso un vestibolo. Il vestibolo esternamente si presenta come un basso volume addossato alla facciata. Sulla destra del portale d’ingresso si trova il campanile neogotico.
Il toponimo pare derivi da una radice longobarda e le prime notizie, del 1138, segnalano uno spedale dedicato all’Arcangelo Michele, accanto al quale venne edificato un monastero femminile. Su una prima chiesa romanica si innestò una più grande, che ebbe nel 1295 il patronato dei Bardi e divenne parrocchia.
Durante l’assedio del 1529-1530 fu occupata da Baccio Valori, commissario generale di papa Clemente VII; nel 1548 vi fu rettore Giovanni della Casa, autore del Galateo. Subì modifiche nel Settecento e nel 1871 venne costruito il campanile in stile neo-gotico dall’ingegner Adolfo Mariani. L’attuale aspetto interno della chiesa è frutto del restauro del 1962 con il quale sono state eliminate alcune superfetazioni settecentesche e ottocentesche nell’intento di riportare la chiesa alle sue linee trecentesche. I paramenti interni delle pareti laterali dell’aula, costituiti da conci di pietra forte disposti a filaretto, sono attualmente a faccia a vista. Anche la copertura, con struttura lignea a capriate è internamente a vista. La parete presbiterale e la controfacciata, così come il vestibolo d’ingresso, coperto con una volta a botte a sesto ribassato, sono intonacati e imbiancati.