• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale
  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

La Festa delle Forze Armate e la memoria della Grande Guerra

01/11/2014

copertina…Ma il tuo popolo è portato

dalla stessa terra

che mi porta

Italia

 E in questa uniforme

di tuo soldato

mi riposo

come fosse la culla

di mio padre.

 Italia    Giuseppe Ungaretti   Locvizza, 1 Ottobre 1916.

 

Il 4 novembre è la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, in ricordo del 4 novembre 1918, quando con il Bollettino della Vittoria il generale Diaz, comandante dell’Esercito italiano, annunciò la vittoria dell’Italia e la disfatta nemica nella Grande Guerra.

Il 4 novembre è stata l’unica festa nazionale che, istituita nel 1919, abbia attraversato le età dell’Italia liberale, fascista e repubblicana. Fino al 1977 è stata un giorno festivo a tutti gli effetti. Da quell’anno in poi, a causa di una riforma del calendario delle festività nazionali introdotta per ragioni economiche con lo scopo di aumentare il numero di giorni lavorativi, viene celebrata nella prima domenica di novembre.

Il giorno della memoria, ufficializzato nell’ottobre 1922 dall’ultimo governo liberale, doveva contribuire tanto a celebrare la vittoria dell’Italia quanto a ricordare il sacrificio di chi perse la vita durante il sanguinoso conflitto. Uno studio realizzato dal demografo italiano Giorgio Mortara nel 1925, basato su dati ufficiali del governo, stimò in 651.000 i militari italiani caduti durante il conflitto, così ripartiti: 378.000 uccisi in azione o morti per le ferite riportate, 186.000 morti di malattie e 87.000 invalidi deceduti durante il periodo compreso tra il 12 novembre 1918 e il 30 aprile 1920 a causa delle ferite riportate in guerra.

Questo anno la ricorrenza del 4 novembre cade in concomitanza con le commemorazioni del centenario della Grande Guerra che si concluderanno alla fine del 2015, commemorazioni in alcuni casi svilite con libri, articoli di giornali, con trasmissioni televisive che, denunciando le cecità dei politici di quegli anni, le bugie della propaganda, gli orrori delle trincee, la crudeltà degli ordini, i disagi disumani della vita quotidiana, la carneficina degli assalti danno una lettura di quegli anni distorta da visioni culturali ed ideologiche del presente.   La  Grande Guerra viene così spogliata di qualunque significato storico-politico suo proprio e viene pure criticato il ruolo svolto dall’esercito italiano, comandato da un manipolo di generali fanatici ed ambiziosi che, costretti ad una guerra di posizione in trincea, mandavano allo sbaraglio centinaia di migliaia di fanti, per lo più contadini analfabeti e patrioti loro malgrado.

“La guerra che verrà non è la prima. Prima ci sono state altre guerre. Alla fine dell’ultima c’erano vincitori e vinti. Fra i vinti la povera gente faceva la fame. Fra i vincitori faceva la fame la povera gente egualmente” Queste parole di Bertolt Brecht introducono la grande mostra al MART di Rovereto sulla Grande Guerra, aperta appunto in questi mesi in occasione del centenario, a conferma delle interpretazioni di cui si diceva prima.

Un conflitto, sì tragico e drammatico, ma non da trasformare la storia d’Italia ed il compimento della sua Unità in romanzo criminale.

Al Cimitero di Trespiano di Firenze in un loculo insieme ai genitori è sepolto Luigi Michelet, decorato al valor militare in quanto autore di una azione eroica nel corso della battaglia avvenuta il 29-30 settembre 1917 per la conquista dell’area montuosa soprastante la località di Madoni, nell’Altipiano della Bainsizza, successivamente come tenente in forza al 74° Reggimento di Fanteria della Brigata Lombardia fu vittima, il 28 luglio 1918, dell’esplosione di una bomba a mano, spirando per le gravissime ferite riportate a soli 22 anni all’ Ospedale di Crespano del Grappa. Luigi Michelet era unico figlio di una modesta coppia di domestici, al servizio di una famiglia benestante, che risiedeva in Piazza S.Ambrogio a Firenzestudiò, nonostante le modeste origini e risorse della famiglia, nell’Istituto Tecnico per Ragionieri di Firenze, apprendendo nel corso degli studi anche le lingue inglese e francese. Dopo un breve impegno come maestro volontario Luigi Michelet fu richiamato al servizio militare di leva ed esso coincise con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Per il suo impegno di maestro volontario in campagna nei pressi di Firenze e per il suo eroico sacrificio in guerra nel 1928 fu intitolata a suo nome la scuola elementare dell’Antella del comune di Bagno a Ripoli. Di lui nel corso degli anni, non trovandosi più la lapide con nome e cognome, si era perso la memoria e, dato che la scuola è ancora intestata a Michelet, in tutti questi anni si era ipotizzato che il comune di bagno a Ripoli avesse voluto onorare la figura più nota dello storico francese Jules Michelet ! Grazie alle ricerche dell’attuale dirigente scolastico è stato restituito il vero nome alla scuola elementare dell’Antella e con la collaborazioni delle istituzioni e di associazioni locali e la partecipazione degli allievi sono in programma per il prossimo anno manifestazioni per ricordare sia ai giovani che agli anziani ed alla cittadinanza di Bagno a Ripoli la figura di Luigi Michelet ed il suo sacrificio per la Patria nella Grande Guerra.

La Festa delle Forze armate può essere quindi l’occasione per restituire la memoria ai tanti umili ed eroici fanti ed ufficiali italiani, caduti nella prima Guerra Mondiale, i cui nomi si ritrovano più o meno leggibili nei sepolcreti, nei loculi e nelle tombe dei cimiteri , certamente senza dare fiato a retoriche nazionaliste, ma anche contrastando la rimozione della Grande Guerra da parte di chi rilegge quegli anni con una visione astorica e con pregiudizi ideologici e pacifisti.

Correlati

Pubblicato in: Editoriale
Post precedente:I luoghi di Collodi
Post successivo:Un Paese di partiti e anomalie

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

L’Occidente è sulla via del tramonto?

Video

Convegno “La morte di Giacomo Matteotti nel clima politico della Firenze degli anni 20 del novecento”

Prossimi appuntamenti

FESTA DELL’INDIPENDENZA TOSCANA

18/04/2025

BUONA PASQUA

16/04/2025

Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera

14/03/2025

Lettere al Direttore

Anche il liberale Gobetti condivideva il giudizio di Gramsci sul Risorgimento come “rivoluzione mancata”

02/02/2025

Focus

La satira (attuale) di Giusti

14/05/2025

Tribuna

INDIFFERENZA

18/05/2025

Luoghi

Via del Canneto

21/05/2025

Mostre

Tra le meraviglie di Foggini

11/04/2025

Rassegna stampa

Se si eleva la cultura militare a valore assoluto

10/04/2025

Pubblicazioni

Adelaide Cairoli e la tragica fede garibaldina

22/05/2025

RisorgimentoFirenze.it nella tua mail

E' possibile ricevere un messaggio e-mail ad ogni nuova pubblicazione sul nostro sito.
Basta inserire il proprio indirizzo di posta elettronica nella casella sottostante. Il servizio è gratuito e può essere interrotto in ogni momento.

Unisciti a 98 altri iscritti

1865. Sulle rive dell’Arno nasce una Firenze moderna ed europea

01/04/2025

Panorama delle rampe del piazzale Michelangelo. Foto 1880 La sistemazione del Centro di Firenze è opera che deve interessare tutti i cittadini… I diversi progetti, esposti al pubblico, presentano la necessità di …

IL PARTITO D’AZIONE IN TOSCANA

25/03/2025

Alla tradizione mazziniana e democratica del Partito d’Azione risorgimentale s’ispirò, nel riprenderne il nome, uno dei movimenti politici dell’opposizione antifascista. Alla formazione dell’ideologia di questo …

Così le donne salirono in cattedra

23/03/2025

Lavinia Mazzucchetti Michela Minesso ricostruisce il percorso di affermazione femminile in cento anni all’Università di Milano: una crescita progressiva, ma la disparità rispetto agli uomini è ancora forte È …

DI SPALLE A QUESTO MONDO

13/03/2025

" Bisognerebbe che tutte le Potenze belligeranti, nella Dichiarazione di guerra, riconoscessero reciprocamente il principio di neutralità dei combattenti feriti per tutto il tempo della loro cura e che adottassero …

8 MARZO 2025. La preveggenza di ANNA KULISCIOFF

09/03/2025

Nel centenario della morte, al   Museo del Risorgimento di Milano documenti, lettere, giornali, opuscoli ricostruiscono l’esperienza politica della socialista, che già tra Ottocento e inizio Novecento si …

Per un’Europa libera e forte

01/03/2025

La libertà è come l’aria: ci si accorge quanto vale quando comincia a mancare Piero Calamandrei Sono passati già tre anni da quando la Russia di Putin ha invaso e devastato uno stato …

NEOBORBONICI, INUTILE DARE LA COLPA AD ALTRI ITALIANI

22/02/2025

LETTERE al Corriere della Sera 21febbraio 2025 Caro Aldo, ho letto la sua pseudo intervista a Roberto Andò. Lei non perde occasione per mettere in cattiva luce il Sud. Lei mitizza una impresa finanziata solo …

1947: una canzone di Sergio Endrigo

09/02/2025

La canzone in sé non parla esplicitamente della Seconda Guerra Mondiale e dell’Esodo istriano, ma il quattordicenne Sergio Endrigo si ritrovò a vestire i panni di uno dei molti "profughi giuliani e dalmati" dovendo …

Firenze: città di pietra.

08/02/2025

Dai palazzi agli Uffizi, viaggio a Firenze in una storia di ingegni «Cavasi per diversi luoghi la pietra forte, la qual regge all’acqua, al sole, al ghiaccio, ed a ogni tormento, e vuol tempo a lavorarla, ma si …

“M” VA A ROMA

06/02/2025

Mussolini al lavoro in via dell’Impero, oggi via dei Fori Imperiali Si intitola “Una capitale per l’Italia”, sottotitolo “Per un racconto della Roma fascista” l’ultimo saggio di Ernesto Galli della Loggia appena …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi

 

Caricamento commenti...