Autore Antonio Gibelli
Edizione Laterza
Anno 2014
Pagine 384
Prezzo 20,00
Uomini che furono chiamati a far parte della grande macchina della guerra e ne conobbero la dimensione smisurata e ineluttabile. Che vissero in prima persona la ritirata di Caporetto, che patirono la fame nei campi di prigionia, che tornarono a casa talvolta menomati per sempre. Donne che si assunsero il carico del lavoro e della crescita dei bambini, che attesero i mariti, i padri, i fratelli, i figli, che soccorsero i soldati con la loro forza morale o si presero cura dei loro corpi come infermiere volontarie. Questo libro ricostruisce la storia della prima guerra mondiale attraverso le storie di persone comuni che ne furono coinvolte e travolte. Per far riemergere la trama vissuta e sofferta della guerra si affida al fiume carsico delle scritture inedite, fragili e spesso incerte, prodotte dai protagonisti a volte nel fondo di una trincea o nella baracca di un campo di concentramento, nel corso del conflitto ma anche dopo. Le lettere inviate a casa dal fronte e dalla prigionia e viceversa, i taccuini, i diari, le memorie scritte a distanza di tempo, gli album con le dediche dei malati alle infermiere danno un volto, un nome e un cognome, una storia alle speranze e alla disperazione di chi uscì vivo dal conflitto e di chi ne fu inghiottito.
Antonio Gibelli insegna Storia contemporanea presso l’Università degli studi di Genova. Fa parte del Comitato scientifico dell’Historial de la Grande Guerre di Péronne (Somme), dell’Advisor Board di “1914-1918 online. International Encyclopedia of the First World War” e del Comitato scientifico per il Memoriale della Grande Guerra istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. È considerato uno dei massimi esperti di storia della prima guerra mondiale, alla quale ha contribuito con volumi di portata fortemente innovativa