Autore Marco Mondini
Editore Il Mulino
Anno 2014
Pag. 460
Prezzo 28,00
«La maggior parte di coloro che vennero travolti dalla guerra, fossero soldati al fronte o donne mobilitate nelle retrovie, fece la propria parte fino in fondo. Come ciò sia stato possibile, è uno dei quesiti a cui ho tentato di dare una risposta. Perché, dopo anni di combattimenti e morte e dopo una vittoria così duramente pagata, le emozioni dominanti in Italia siano state non l’orgoglio bensì la disillusione e il senso di fallimento, è un altro».
Gli italiani in guerra in un racconto nuovo e avvincente. Nel panorama delle opere che guardano all’esperienza dell’Italia nel primo conflitto mondiale questo libro sceglie infatti di adottare come prospettiva la storia culturale, sulla scia dei più aggiornati contributi internazionali. Facendo ricorso a un ventaglio amplissimo di fonti, dai giornali alle memorie, dalle fotografie alle cartoline illustrate, l’autore mette a fuoco tre aspetti essenziali: l’attesa della guerra e la mobilitazione totale nei mesi e anni precedenti il 1915; l’esperienza del fronte così come è stata raccontata dai combattenti in memorie e diari e come è stata interpretata e reinventata da giornali, riviste, film; infine il peso della guerra sul dopo, dal culto dei caduti ai monumenti, alla costruzione del mito.
Marco Mondini, normalista, è ricercatore nell’Istituto storico italo-germanico di Trento e insegna Storia contemporanea nell’Università di Padova. Tra i suoi libri: «La politica delle armi. Il ruolo dell’esercito nell’avvento del fascismo» (Laterza, 2006), «Alpini. Parole e immagini di un mito guerriero» (Laterza, 2008), «Generazioni intellettuali» (Edizioni della Normale, 2010); ha inoltre curato con M. Rospocher, «Narrating War. Modern and Contemporary Perspectives» (Il Mulino/Duncker & Humblot, 2013).