Autore Moritz Rittinghausen
Editore Giappichelli
A cura di Fausto Proietti
Anno 2018
Pagine 200
Formato brossura
Prezzo € 19,00
Si presenta qui in prima vera traduzione italiana integrale lo scritto più importante di Rittinghausen: “La legislazione diretta del popolo, o la vera democrazia” del 1850, contenente una proposta volta a superare quelli che erano, agli occhi del socialista renano, i difetti più evidenti del neonato sistema democratico-rappresentativo.
Proprio questa dimensione pratica e “realistica” assegnata dall’autore allo strumento della legislazione diretta costituisce la cifra distintiva di un testo destinato a una notevole fortuna internazionale per molti decenni, e a un oblio altrettanto clamoroso, nonchè repentino, in seguito.
Nello studio introduttivo vengono ricostruiti i momenti salienti di questa parabola, che si concretizza – a cavallo tra Otto e Novecento – in un duraturo lascito tanto ideologico (l’articolazione di una compiuta retorica antiparlamentare) quanto istuzionale (l’adozione del referendum, dell’iniziativa legislativa popolare e del recall).
Moritz Rittinghausen ( 1814, HuckesWagen – 1890, Ath , Belgio) era un avvocato e teorico della democrazia diretta , un socialista e un politico.
Rittinghausen visse temporaneamente in Belgio durante il periodo precedente alla Rivoluzione di marzo e vi emerse come pensatore di spicco della politica sociale. Ha preso parte attiva alle rivoluzioni tedesche del 1848-49 come democratico. Dopo aver lasciato il paese durante la reazione successiva alla rivoluzione, in seguito tornò in Germania e iniziò a prendere parte al movimento operaio. Fu tra i fondatori del Partito socialdemocratico dei lavoratori della Germania , prima di essere cacciato dal partito per divergenze politiche.