Autore: Canale Cama Francesca
Prezzo: € 26,00
Dati: 2013, 204 p., brossura
Editore: Bononia University Press collana Storia e futuro)
Garibaldino e patriota, combattente delle guerre di indipendenza e giornalista quale direttore per lunghi anni del quotidiano progressista di Milano Il Secolo, Ernesto Teodoro Moneta è stato l’unico premio Nobel per la pace italiano. Un progetto di pace internazionale, il suo, collegato proprio a questa formazione risorgimentale, nella convinzione che il costituirsi di libere comunità nazionali guidate da istituzioni rappresentative sfociasse inevitabilmente nell’armoniosa e, appunto, pacifica convivenza tra i popoli. Del resto, la stagione in cui svolse il suo ruolo di infaticabile propugnatore del movimento pacifista sembrò confermare un simile obbiettivo: nessun conflitto turbò i rapporti tra i paesi del Vecchio Continente nel trentennio a cavallo tra Ottocento e Novecento, mentre si andavano consolidando gli Stati frutto delle aspirazioni nazionali dei precedenti decenni. Seguendo, dunque, la sua attività, è possibile ricostruire la complessa e, a volte, inattesa rete di rapporti tra alcuni dei maggiori intellettuali e politici europei, da Pareto a De Amicis, da Cavallotti a Colajanni, fra i tanti, che furono partecipi di questa “battaglia per la pace”, fino ad ora assai poco conosciuta e che comincia ad affiorare nelle carte inedite analizzate dall’autrice.