Per il movimento risorgimentale il Mezzogiorno rappresentò sino al 1848 una terra dal forte potenziale rivoluzionario. Successivamente, la tragedia di Pisacane a Sapri e le modalità stesse del crollo delle Due Sicilie trasformarono quel mito in un incubo: le regioni meridionali parvero, agli occhi della nuova Italia, una terra indistintamente arretrata. Nacque così un’Africa in casa, la pesante palla al piede che frenava il resto del paese nel proprio slancio modernizzatore. Nelle accuse si rifletteva una delusione tutta politica, perché il Sud, anziché un vulcano di patriottismo, si era rivelato una polveriera reazionaria. Si recuperarono le immagini del meridionale opportunista e superstizioso, nullafacente e violento, nonché l’idea di una bassa Italia popolata di lazzaroni e briganti (poi divenuti camorristi e mafiosi), comunque arretrata, nei confronti della quale una pur nobile minoranza nulla aveva mai potuto. Lo stereotipo si diffuse rapidamente, anche tramite opere letterarie, giornalistiche, teatrali e cinematografiche, e servì a legittimare vuoi la proposta di una paternalistica presa in carico di una società incapace di governarsi da sé, vuoi la pretesa di liberarsi del fardello di un mondo reputato improduttivo e parassitario. Il libro ripercorre la storia largamente inesplorata della natura politica di un pregiudizio che ha condizionato centocinquant’anni di vita unitaria e che ancora surriscalda il dibattito in Italia.
Autore De Francesco Antonino
Prezzo € 17,00
Dati 2012, 253 p., brossura
Editore Feltrinelli (collana Storie)
Antonino De Francesco insegna Storia moderna presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Milano. Ha pubblicato diversi contributi sulla realtà politica di Francia e Italia tra il 1789 e il 1848, con una particolare attenzione alla genesi e agli sviluppi del movimento democratico. Dell’opera di Vincenzo Cuoco ha curato una edizione del ‘Saggio storico sulla rivoluzione di Napoli’ (Lacaita, Manduria-Roma 1998) e assieme ad Annalisa Andreoni del ‘Platone in Italia’ (Laterza, Roma-Bari 2006).