La piazza del Duomo è il centro storico di Pietrasanta, sede di numerosi monumenti, tra i quali il Duomo ( la collegiata di San Martino (XIII/XIV secolo) in stile romanico-gotico e la chiesa di Sant’Agostino (sec. XIV), sospesa al culto, in stile romanico, con l’annesso campanile in stile barocco. Accanto all’edificio si può ammirare soprattutto il chiostro, sul quale si affaccia il centro culturale “Luigi Russo” caratterizzato dalla presenza della Biblioteca Comunale “G. Carducci” e di una raccolta di bozzetti di gesso, dei tanti scultori italiani e stranieri che venivano e vengono a Pietrasanta a realizzare le loro opere. Sulla piazza è anche la Torre civica o Torre delle Ore, in stile gotico (curiosamente non annessa al Palazzo comunale); sempre nella stessa piazza è il Teatro Comunale. Degna di nota è la medievale Rocchetta Arrighina, accanto alla quale si trova l’arco di Porta a Pisa. In piazza il Palazzo Moroni del XVII secolo è la sede del Museo archeologico locale nel quale si trovano numerosi reperti d’epoca etrusca.
Pietrasanta conserva anche antiche opere difensive quali le mura di cinta ben visibili dalla piazza, raggiungibili grazie a un sentiero che termina alla Rocca di Sala , dalla quale si può ammirare la piana versiliese da Viareggio a Forte dei Marmi.
Ai margini della piazza, si incontra la fontana del Marzocco, decorata con un bassorilievo in marmo. Come la vicina e omonima colonna, ricorda il passaggio della città di Pietrasanta al dominio fiorentino. Basta alzare gli occhi, infatti, per vedere il simbolo del fiero leone che imbraccia lo scudo con il giglio.
In piazza monumenti e lapidi testimoniano il passaggio a Pietrasanta dal Granducato dei Lorena al Regno d’Italia e segnano simbolicamente il periodo risorgimentale della cittadina toscana.
Nel 1849 Vincenzo Santini realizza il monumento celebrativo a Canapone, il granduca Leopoldo II di Lorena, quando poi la Toscana passò al Regno d’Italia sulla facciata posteriore del suo piedistallo fu rimosso il bassorilievo raffigurante il discoprimento delle cave e fu sostituito con la nuova targa che riportava il decreto dell’Assemblea Toscana del 16 agosto 1859 con l’aggiunta della frase:«Esempio ai popoli ed ai regnanti».
Nel 1907 sullo slargo della piazza verso l’arco di Porta a Pisa i Liberi Pensatori della Versilia in ricordo della Breccia di Porta Pia fecero porre una lapide con rilievo in marmo in memoria di Giordano Bruno
Nel 1917 nell’anno di Caporetto il popolo di Pietrasanta sulla facciata di un palazzo di fronte al Duomo fece apporre una lapide con bassorilievo in marmo in onore di Cesare Battisti.
L’autore delle due lapidi è lo scultore genovese Bozzano Antonio ( 1858/1939), che nel 1893 ottiene la cattedra di scultura alla Scuola di Belle Arti di Pietrasanta, dove insegna fino al 1929, divenendo un punto di riferimento importante per le generazioni di artisti che si formano nella scuola pietrasantina e dando un contributo decisivo alla definizione dello stile Liberty nell’area versiliese. Bozzano è anche conosciuto come l’interprete dell’iconografia di “Giosue Carducci” in Versilia, di cui esegue cinque “ritratti”: uno in gesso, realizzato nel 1907 in Piazza del Duomo, per la commemorazione del Vate (oggi distrutto), e gli altri in marmo nel 1927, per la casa natale di Carducci a Valdicastello, il Municipio ed il Chiostro di S. Agostino a Pietrasanta e il Liceo Classico di Viareggio
Nella piazza di Pietrasanta il contemporaneo, il moderno e l’antico si fondono in armonia, arricchendosi l’un l’altro. Sicuramente colpisce con la sua maestosità il Duomo appunto, rivestito com’è di marmo bianco, la pietra che ha fatto la fortuna e la fama del posto, ma con facilità convivono, accanto a questa possente struttura, valide opere di arte contemporanea . Ogni anno d’estate infatti si tengono sulla piazza e negli spazi della chiesa sconsacrata di Sant’Agostino esposizioni di installazioni di artisti contemporanei.
Mostra di Fabio Viale a Pietrasanta nell’estate del 2020
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