Pochi sanno che sul basamento del monumento ad Ubaldino Peruzzi, esponente di spicco della vita politica italiana e fiorentina negli anni cruciali dell’Unità d’Italia, tra le formelle bronzee c’è un altorilievo che mostra il sindaco Peruzzi mentre annuncia la presa di Porta Pia ( 20 settembre 1870 ).
Questa opera di scultura di Raffaello Romanelli è l’unica testimonianza a Firenze di un momento significativo del Risorgimento italiano: il sindaco di Firenze, Capitale del Regno d’Italia dal 1865, celebra la conquista di Roma da parte dei bersaglieri e di fatto preannuncia il passaggio della capitale da Firenze a Roma della nazione italiana.
La data del 20 settembre è quindi una data molto importante nella storia del Risorgimento ed anche a Firenze viene celebrata ogni anno non solo dalle istituzioni comunali, ma soprattutto da associazioni laiche come la Fondazione Ernesto Rossi e Gaetano Salvemini, dal Circolo Gobetti e dal Comitato Fiorentino per il Risorgimento, in piazza dell’Unità d’Italia, intorno al monumento ai Caduti delle guerre per l’Indipendenza.
Nessuno vuole negare l’importanza di questa rituale celebrazione, che anche quest’anno è confermata in Piazza dell’Unità, ma dal prossimo anno forse avrebbe più valore dare una connotazione più fiorentina a questa ricorrenza organizzando l’iniziativa attorno al monumento del Peruzzi.
Tra l’altro è in discussione nelle istituzioni ed associazioni fiorentine il modo migliore di ricordare il centocinquantenario di Firenze Capitale ed in questi tre anni che ci dividono dalla scadenza del 2015 celebrare sia il sindaco di quegli anni Ubaldino Peruzzi sia la breccia di Porta Pia il 20 settembre potrebbe essere un’iniziativa con un forte significato simbolico, riconoscendo il ruolo nazionale svolto da Firenze nelle vicende del Risorgimento italiano con i Ricasoli, i Dolfi, i Bartolommei, con tanti altri esponenti moderati e democratici ed ovviamente con Ubaldino Peruzzi