Giovanni Giolitti
Autore Gaetano Salvemini
Curatore Francesco Torchiani
Editore Bollati Boringhieri
Anno edizione 2020
Pagine 144
Prezzo € 12,50
Nel 1952, Gaetano Salvemini, anziano patriarca dell’antifascismo, affida alle pagine de «Il Ponte» di Piero Calamandrei un saggio in tre puntate sul Risorgimento e sull’età giolittiana alla luce del Ventennio fascista. Tornato dall’esilio americano, l’autore de “Il ministro della mala vita” si confronta con la natura dell’Italia prima e dopo l’avvento di Mussolini, «l’Uomo della Provvidenza che aveva sempre ragione». Nel saggio qui riproposto, lo storico e il polemista si fondono per dar vita a un bilancio lucido e asciutto, intessuto di giudizi taglienti su una stagione cruciale della storia italiana. Ma più in generale queste pagine valgono come riflessione sulla fragilità delle istituzioni rappresentative, quando vengono svuotate delle loro prerogative e non appaiono più sorrette da un sentire diffuso. Ne esce un testo folgorante, limpido e attuale, che risuona in modo inquietante al giorno d’oggi e che tanto sarebbe necessario rileggere.
Francesco Torchiani Ha studiato all’Università di Pavia e alla Scuola Normale Superiore di Pisa, ed è ricercatore di Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Pavia. Di recente ha pubblicato Fortune di Marc Bloch (con F. Mores, Edizioni della Normale, 2017) e ha curato la raccolta di saggi di D. Cantimori, Il furibondo cavallo ideologico. Scritti sul Novecento (Quodlibet, 2019).