Un percorso didattico
Anche se compresa solo di recente, in forte ritardo rispetto ai fatti, la necessità di una didattica della Shoà è ormai largamente riconosciuta. Essa è necessaria per preparare la ricorrenza annuale della Giornata della Memoria e ricordare così adeguatamente il genocidio del popolo ebraico, ma anche per ripensare criticamente larghe parti della nostra storia che in qualche modo l’hanno reso possibile. Questo libro è uno dei primi strumenti didattici progettati per affrontare tale difficile tema educativo. Non descrive solo i fatti del genocidio e la sua preparazione da parte del regime nazista, ma si sforza di inquadrare la distruzione degli ebrei europei nel suo contesto più ampio. Esso guarda dunque a quel che è accaduto non solo in Germania e nei campi di sterminio istituiti dal regime nazista, ma in tutta Europa, considerando i paesi occupati ma anche gli alleati, con uno sguardo particolarmente attento alle vicende italiane. Il libro ne illustra i precedenti: l’antigiudaismo cristiano, quello islamico e quello laico della modernità. Si descrivono infine i processi ai criminali nazisti, la progressiva presa di coscienza del significato della Shoà e la rinascita attuale dell’antisemitismo sotto forma di antisionismo. Una particolare attenzione è dedicata alle parole che definiscono in diversa maniera questi fenomeni storici: Shoà e Olocausto, genocidio e crimini contro l’umanità, antisemitismo e antigiudaismo. Il libro è corredato da un’ampia bibliografia ragionata.
Ugo Volli, nato a Trieste nel 1948, è professore universitario e giornalista. Ha insegnato a lungo all’Università di Bologna, nel gruppo di Umberto Eco, e da una quindicina d’anni all’Università di Torino, dove dirige il Centro di ricerca della comunicazione. Ha insegnato Semiotica, Filosofia del linguaggio, Sociologia della Comunicazione. . Ha scritto di teatro, comunicazione, cultura su “la Repubblica”, “L’Europeo”, “Epoca”, “l’Espresso”, “Il Mattino” e altri giornali italiani ed europei.
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Tra un mese si celebrerà la «Giornata della memoria» in ricordo della Shoà. Per gli organizzatori, specie nelle scuole, sarà il caso di non ripetere gli errori evidentemente commessi in passato, visto che poi molti giovani frequentanti quelle annuali celebrazioni dopo il pogrom del 7 ottobre di Hamas li abbiamo ritrovati, antisemiti inconsapevoli, nei cortei a inneggiare ai palestinesi e ad accusare tranquillamente Israele di genocidio e di altre nefandezze. Che cosa dire e come, parlando della Shoà nelle scuole, lo spiega bene questo libro non di uno storico ma di un semiologo allievo di Umberto Eco, Ugo Volli (La Shoà e le sue radici. Un percorso didattico). Necessario soprattutto è evitare le genericità buoniste: la deprecazione del razzismo, della «violenza del potere» magari con relativo elenco di tutti i genocidi della storia. Invece, ci dice Volli, contestualizzare sempre, mettere al centro della Shoà le vicende e i caratteri peculiari dell’antisemitismo, delle sue radici religiose, le tante complicità che lo favorirono.
Ernesto Galli della Loggia Corriere della Sera 30 dicembre 2023
Autore Ugo Volli
Editore Marcianum Press
Anno 2023
Pag. 232
Prezzo €23