Da “Ragionamenti del Signor Giorgio Vasari sopra le invenzioni da lui dipinte in Firenze nel Palazzo Vecchio” Edizione del 1588, pagina 17.
“Principe. Ditemi, quelle tre penne che sono in sul cimiero, una bianca, una rossa e l’altra verde, che significato hanno?”
“Giorgio. Il significato loro è che la bianca è posta per la Fede, la rossa per la Carità e la verde per la Speranza, che deve nascere nella mente del giusto Giudice, che furono imprese de’ vostri Vecchi di casa Medici, dove ell’è sempre fiorita, facendo le penne di quest’impresa dentro al Diamante, che Lorenzo Vecchio le legò con quel breve scrivendovi dentro SEMPER, denotando, che questa virtù piacque loro d’ogni tempo”.
Commento di Eugenio Giani, Presidente del Consiglio Comunale di Firenze
Il vero primo significato nella storia offerto al tricolore Bianco, Rosso, Verde è proprio frutto dell’intelligenza e creatività di Giorgio Vasari, nella seconda metà del ‘500, in occasione della monumentale strutturazione della Sala degli Elementi in Palazzo Vecchio, ove mitologia e esaltazione delle gesta medicee si integrano. Dipingendo la”Allegoria della Giustizia” sopra i pannelli del soffitto, Vasari pone in testa alla figura umana un cimiero con penne tricolori, illustrando nella “Giustizia”, intesa come “Speranza”, “Carità” e ”Fede”, il significato profondo dell’integrazione fra i tre colori. Sentendo così parte della nostra storia fiorentina e toscana, questa originale invenzione che è oggi simbolo dei 150 anni di storia dell’Italia unita.