Pierluigi Ballini
Polistampa 2012,
pp. 280
€ 23,00
L’Assemblea Toscana costituisce una vicenda poco conosciuta del processo di unificazione nazionale. Voluta dalla Consulta del governo della Toscana e da Ricasoli circa tre mesi e mezzo dopo la rivoluzione del 27 aprile 1859 contribuì, dopo l’armistizio di Villafranca, a orientare la maggioranza dei toscani verso posizioni unitarie. Eletta il 7-8 agosto 1859, votò la decadenza della dinastia lorenese, il principe Eugenio di Savoia Carignano Reggente della Toscana e contribuì a sventare i disegni legittimisti e i progetti di formazione di un Regno dell’Italia Centrale.
Il plebiscito dell’11 e 12 marzo 1860 sancì definitivamente l’unione della Toscana alla monarchia costituzionale del re Vittorio Emanuele. Un mese dopo il Parlamento subalpino convalidava i decreti di annessione delle province dell’Emilia e della Toscana.
Il volume presenta fra l’altro i risultati inediti delle elezioni del 7-8 agosto 1859, i verbali delle sedute dell’Assemblea dall’11 agosto 1859 al 20 marzo 1860, i documenti più importanti relativi all’unione della Toscana al Regno di Vittorio Emanuele II e i risultati del plebiscito dell’11 e 12 marzo 1860.
Pier Luigi Ballini
ha insegnato nelle Università degli Studi di Bologna e di Firenze; è professore ordinario di Storia contemporanea nella Facoltà di Scienze Politiche «Cesare Alfieri» dell’Università di Firenze. Ha dedicato ricerche, saggi e volumi a periodi diversi della storia italiana dall’Ottocento al II dopoguerra, con particolare riferimento alle istituzioni politiche e alla attività del Parlamento nel Regno d’Italia. Collabora alle più importanti riviste di storia contemporanea.
Ha fatto parte del Direttivo della Società italiana per lo studio della storia contemporanea; fa parte attualmente del Direttivo della Società Toscana per la Storia del Risorgimento e di quelli dell’Istituto per la Stora della Resistenza i Toscana e della Società Italiana di Studi Elettorali.