Autore Leo Spitzer
Editore Il Saggiatore
Anno 2016
Pagine 482 . Brossura con alette
Euro € 30,00
Arriva in libreria l’edizione aggiornata dello storico libro di Leo Spitzer che raccoglie le lettere recuperate dal filologo austriaco durante la Grande Guerra.
Accanto ai commoventi messaggi, compaiono finalmente i nomi dei soldati italiani che scrivevano ai propri familiari – i genitori, le mogli, le fidanzate e gli amici – durante la prigionia.
Fra queste pagine il lettore può scoprire e ricostruire le vicende, il temperamento, le paure, le debolezze, ma anche il coraggio e la forza d’animo dei giovani che hanno combattuto la Prima guerra mondiale.
Spitzer era a quei tempi un funzionario dell’ufficio di censura militare di Vienna, e si occupava della corrispondenza dei soldati: dalla sua preziosa ricerca, attraverso questi materiali nasce, a guerra finita, questo volume prodigioso. Si tratta del più formidabile corpus di testimonianze sull’evolversi della lingua negli anni della Prima guerra mondiale: un’antologia straordinaria, un saggio rimasto unico nel suo genere. Scritte per mano di persone semplici e spesso poco istruite, che si misuravano per la prima volta con la scrittura, queste lettere e cartoline testimoniano una straordinaria rivoluzione linguistica.
Sono un omaggio alla lingua italiana, ai dialetti e ai gerghi dell’Italia povera, ma anche ai sentimenti e alle emozioni universali, che riflettono il dolore di un intero popolo
Leo Spitzer (1887-1960) ha insegnato nelle università tedesche di Marburgo e Colonia; in seguito alla persecuzione razziale, in quella di Istanbul e, infine, alla Johns Hopkins di Baltimora. Dopo aver alternato lavori di stilistica della lingua ad altri di stilistica degli autori, ha elaborato una critica stilistica a base linguistica che si è affermata ovunque.